AGI - Nel 2024, l'Africa si conferma il principale beneficiario della politica di cooperazione allo sviluppo dell'Italia, attraverso una serie di progetti che coprono un'ampia gamma di settori (agroalimentare, sanità, tessile, occupazione).
Sotto la presidenza del viceministro degli Esteri per la Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, l'Italia ha appena approvato un pacchetto di operazioni e programmi per un valore complessivo di circa 430 milioni di euro, destinati principalmente al continente africano. Il Comitato Congiunto - l'organo esecutivo del Ministero che approva tutte le iniziative di cooperazione di valore superiore a 2 milioni di euro e le iniziative da finanziare con il Fondo di rotazione per i crediti di concessione - ha dato il via libera alle iniziative in Senegal (agroalimentare, pesca, occupazione giovanile, parità di genere), Tunisia (agroalimentare e pesca), Burkina Faso (salute e accesso ai servizi sanitari di base e cambiamento climatico), Guinea e Mozambico (salute e accesso ai servizi sanitari di base), nonché Eritrea (patrimonio culturale), Mali (sviluppo dell'imprenditoria rurale), Ghana (tessile) e Malawi (sicurezza alimentare, salute e accesso ai servizi sanitari di base).
VM @edmondocirielli presiede 8a riunione Comitato Congiunto Cooperazione allo Sviluppo. Approvate iniziative per €430 milioni per formazione, sicurezza alimentare, salute, patrimonio culturale, imprenditoria giovanile e uguaglianza di genere, con focus primario su #Africa. pic.twitter.com/Es1oDjieDd
— Farnesina (@ItalyMFA) December 16, 2024
In linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l'Africa, i membri del Comitato - che comprende anche i vertici dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e del Ministero dell'Economia e delle Finanze - hanno espresso parere favorevole alla proposta di Cassa Depositi e Prestiti di un'iniziativa per attrarre investimenti privati nel continente africano.
Sono stati inoltre approvati interventi in Colombia, Kosovo e Macedonia del Nord (turismo sostenibile), Giordania (sostegno all'economia e al sistema sanitario), Ucraina (sicurezza energetica), Palestina (tutela del patrimonio culturale), Bosnia-Erzegovina, Pakistan e Siria.
Il Governo italiano si è inoltre espresso a favore di una più stretta collaborazione con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) e con il Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (Ciheam Bari): nel caso di quest'ultimo, sono in agenda progetti nella Repubblica del Congo, mentre altri saranno finalizzati alla cooperazione con il Brasile per il Padiglione Italia alla prossima Cop30, prevista a Bélem nel 2025.
The Ministry of Agriculture in #Jordan, in collaboration with @FAO & #UNIDO, launched a Joint #SDG Fund-funded Joint Programme on Transforming Jordan's agrifood system towards greater #sustainability & resilience.
— UNIDO (@UNIDO) December 17, 2024
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Altri contributi sono stati erogati all'Ufficio per la promozione degli investimenti e della tecnologia (ITPO) dell'UNIDO, all'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), all'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), al Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e alla Banca Mondiale.
È stata inoltre adottata una nota di orientamento per un'iniziativa regionale di formazione di alti funzionari della pubblica amministrazione in Costa d'Avorio, Kenya, Mozambico e Tunisia, in collaborazione con l'Ecole Nationale d'Administration, come annunciato lo scorso ottobre dal Viceministro Cirielli al Vertice G7 sullo Sviluppo di Caserta.