All'African Investment Forum di Rabat piace il Piano Mattei

AGI - Si è ufficialmente aperta oggi, a Rabat (Marocco), la quinta edizione dell'African Investment Forum (Aif 2024) una vera e propria "piattaforma" multi-stakeholder focalizzata sulle opportunità di fare business a livello continentale, su come crearne di nuove grazie agli investimenti e su come facilitare la messa a terra dei progetti coinvolgendo promotori, decisori politici e investitori. Un'iniziativa che, nel giro di pochi anni, ha continuato a registrare un'attenzione crescente del pubblico, complice il suo approccio pragmatico e la capacità di coinvolgere nei lavori attori determinanti.

L'edizione 2024, sottolinea l'agenzia Infomundi, prevede conferenze e varie iniziative fino a venerdì 6 ottobre: migliaia di investitori e imprenditori, africani ma non solo, con i rappresentanti dei governi e delle principali istituzioni finanziarie internazionali si incontreranno per partecipare a questo evento, organizzato dalla Banca africana di sviluppo (Afdb) e da altre istituti come Afreximbank e la Banca islamica di sviluppo (Isdb), con l'obiettivo di catalizzare investimenti trasformativi attraverso partnership innovative, in linea con il tema scelto quest'anno dagli organizzatori del forum che è "Sfruttare partnership innovative per la crescita".

Se la scelta di Rabat come sede che ospita l'evento sottolinea il ruolo crescente del Marocco come hub per gli investimenti in Africa, gli organizzatori quest'anno hanno subito tenuto a sottolineare che l'Aif ha già registrato un boom di partecipazione e si appresta a diventare "l'edizione più partecipata di sempre". Un successo che riflette, secondo gli addetti ai lavori, un contesto internazionale in cui il Continente attira sempre più attenzione come frontiera di sviluppo economico rispetto cui il forum rappresenta un'occasione unica per rafforzare il dialogo tra pubblico e privato e promuovere investimenti sostenibili e inclusivi.

I cosiddetti "Market Days", l'appuntamento business più incentivante per aziende ed investitori, anno scorso avevano generato, secondo dati di Afdb, "interessi di investimento pari a quasi 35 miliardi di dollari per progetti nel settore dell’infrastruttura, dell’agricoltura, della salute e dell’industria creativa". Quest'anno, aveva anticipato ) Akiwumi Adesina, presidente di Afdb, l'obiettivo è "rafforzare ulteriormente questa traiettoria, esplorando nuovi modelli di cooperazione che rispondano alle esigenze economiche di un continente in costante trasformazione". I primi dati da lui snocciolati, con transazioni già chiuse per 30 miliardi di dollari e progetti sul tavolo con quasi 180 miliardi di dollari mobilitati fanno effettivamente che l'Aif anche quest'anno sarà uno strumento cruciale per attrarre capitali in settori strategici come energia, infrastrutture e agricoltura.

Con il coinvolgimento di istituzioni globali e regionali, l'Aif di Rabat promette di essere un punto di svolta per lo sviluppo economico dell'Africa, non solo per le opportunità di lavoro e di investimento ma per rafforzare la resilienza economica dei Paesi coinvolti. Alla luce di questo é stato molto importante che Akiwumi Adesina, nel suo intervento introduttivo, alla platea abbia parlato di alcuni progetti promossi dall'Italia nel quadro del Piano Mattei e del rinnovato interesse italiano verso gli investimenti in Africa che rappresentano - ha evidenziato - "un impegno significativo" verso il continente africano.

Incontrando la stampa, Adesina ha quindi tenuto a esprimere "i miei più sinceri complimenti alla signora Meloni per il suo impegno verso l'Africa", citando i diversi progetti di investimento previsti in settori come energia, trasporti, imprenditorialita', ma anche sicurezza alimentare e istruzione. "Se guardiamo all'Africa oggi, vediamo che molti dei nostri investitori istituzionali stanno investendo in asset infrastrutturali", ha continuato il presidente di Afdb citando fra gli altri, esempi come il progetto dell'infrastruttura ferroviaria sul corridoio di Lobito, nel quale l'Italia ha già stanziato 320 milioni di dollari.

Tra i player più rilevanti presenti quest'anno al Forum figura anche Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), a Rabat con una delegazione di rilievo guidata da Paolo Lombardo, responsabile dell'Ufficio Operazioni Internazionali, e accompagnata da un nutrito gruppo di collaboratori.