AGI - Con oltre il 90% del suo territorio desertico e un conflitto aperto con l'Etiopia, che limita la capacità di approvvigionamento idrico del Nilo, la questione delle risorse idriche è una priorità per l'Egitto. L'acquisizione delle risorse idriche diventa tanto più importante in quanto la popolazione egiziana continua ad aumentare e ha superato i 106 milioni di abitanti. È in questo contesto che si inserisce il progetto congiunto italo-egiziano Water Training Program (Water Knowledge), che mira a rafforzare le capacità degli operatori del settore idrico nel Paese nordafricano.
Il Ministro egiziano delle Risorse Idriche e dell'Irrigazione, Hani Sewilam, ha incontrato al Cairo Martino Melli, direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) nella capitale egiziana, e Biagio Di Terlizzi, vicedirettore del Ciheam Bari, per discutere dell'avvio del secondo fase del progetto.
Il progetto Egyptian-Italian Water Training Program (Water Knowledge) mira a promuovere una gestione sostenibile e una visione comune per l’uso delle risorse idriche migliorando le competenze tecniche e gestionali degli operatori del settore idrico in Egitto.
Il Paese soffre di un deficit idrico di circa 30 miliardi di metri cubi all'anno, perché "la sua quota d'acqua proveniente dal Nilo è di 55,5 miliardi di metri cubi all'anno, mentre il suo consumo attuale supera gli 85 miliardi di metri cubi; il deficit è colmato da acque sotterranee, progetti di desalinizzazione dell’acqua di mare e riciclaggio delle acque di drenaggio agricolo”, spiega il Ministero egiziano dell’Irrigazione.
Il progetto di formazione e rafforzamento delle capacità “Water knowledge – Egyptian-Italian water training program” rientra nella strategia nazionale egiziana 2030 per lo sviluppo sostenibile e vede Hydroaid impegnata in Egitto, con Ciheam Bari come main partner, in un'iniziativa di formazione finanziata dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di 2,26 milioni di euro.
Il progetto prevede anche la creazione di una scuola dell'acqua in Egitto, come annunciato lo scorso luglio durante l'evento “Empowering Sustainable Solutions: Expanding on Water Knowledge Outcomes”, che si è tenuto al Cairo. Hydroaid, in collaborazione con il Ciheam Bari, prevede di consolidare e ampliare i risultati già raggiunti, attraverso la realizzazione di una scuola permanente dell'acqua in Egitto, che servirà anche il contesto regionale, includendo altri Paesi africani e arabi. Hydroaid si propone di affrontare una sfida sempre più urgente concentrandosi sugli aspetti di approvvigionamento di acqua potabile, trattamento delle acque reflue e riutilizzo in piena sintonia con l’Agenda 2030.
La Scuola Internazionale dell'Acqua per lo Sviluppo ha già organizzato corsi a distanza e una visita tecnica in Italia, presso la sua sede di Torino su governance istituzionale, economica e sociale dell'acqua, approvvigionamento idrico urbano, gestione dell'acqua non agricola nelle città e risorse idriche non convenzionali definiti secondo standard di qualità, trattamento e riutilizzo. Al corso, che prevedeva anche un’attività sulla “gestione dei conflitti sull’acqua condivisa”, hanno partecipato 1.648 partecipanti provenienti dall’Egitto e da altri Paesi della regione, coniugando il percorso critico della governance collaborativa con l’importanza dello sviluppo della “diplomazia dell’acqua”.