AGI - Nel continente africano sono in corso di realizzazione 21 progetti nell'ambito del Piano Mattei, di cui 17 nei nove Paesi pilota e altri quattro nell'ambito di iniziative regionali, con uno stanziamento di oltre 420 milioni di euro.
Ecco i primi dati aggiornati del programma lanciato dal governo italiano a gennaio, sulla base della prima relazione presentata al Parlamento l'11 novembre.
In Algeria si sta lavorando su due progetti di cui uno già operativo: riguarda la “Bonifica di terreni semiaridi per la produzione agricola”, che sviluppa e amplia un'iniziativa già avviata dalla società Bonifiche Ferraresi con il sostegno dell'istituto finanziario Simest; l'altro riguarda la creazione di un centro di formazione professionale per start-up ad alta tecnologia.
In Costa d'Avorio sono previsti tre progetti: uno a sostegno del settore dell'istruzione primaria, con l'obiettivo di rafforzare le infrastrutture e la formazione degli insegnanti in diverse regioni del Paese; un altro, con un finanziamento di 49 milioni di euro da parte della Cooperazione italiana, si concentra sui servizi sanitari e mira a rafforzare il programma di sostegno alla Rete dei religiosi che operano nel settore (Urssci), sostenendo anche l'espansione dell'ospedale di Abidjan, specializzato in medicina materno-infantile. Il secondo progetto è stato realizzato da Sace e prevede il rafforzamento delle filiere agricole per la produzione destinata al consumo interno.
In Egitto è previsto un programma di sostegno alla Scuola alberghiera italiana Enrico Mattei di Hurghada, inaugurata il 24 ottobre. L'obiettivo dell'iniziativa è promuovere programmi educativi e professionali nel settore del turismo e la cooperazione nella gestione dei flussi migratori di manodopera. In Etiopia è previsto un programma di sostegno allo sviluppo ambientale e alla green economy, che include la riabilitazione dell'area del lago Boye e la riqualificazione della città di Gimma.
È previsto un finanziamento di 25 milioni di euro da parte della Cooperazione italiana, oltre al sostegno al piano di riforma dell'Università di Addis Abeba (Etiopia), per garantire una maggiore autonomia gestionale.
Anche in Kenya stanno per essere lanciati due progetti: il primo, intitolato “Espansione della produzione di olio vegetale per biocarburanti”, mira a sostenere la filiera locale dei biocarburanti, coinvolgendo potenzialmente fino a 200.000 piccoli agricoltori su terreni marginali o degradati; l'altro - con un finanziamento di 50 milioni di euro - riguarda un “programma di riduzione delle aflatossine”, i parassiti che infettano cereali e frutta secca.
Anche il Marocco sarà beneficiario di due progetti su cui si sta lavorando alacremente: il primo, finanziato dalla Fondazione Enel, prevede la creazione di un centro di formazione per le energie rinnovabili e la transizione energetica; il secondo - finanziato dalla società italiana Dedalus e che si avvale dell'assistenza diagnostica dell'ospedale Gaslini di Genova - riguarda il sostegno al settore sanitario attraverso il rafforzamento della telemedicina.
Un progetto da 38 milioni di euro stanziato dalla Cooperazione italiana riguarda anche il Mozambico, dove è prevista la creazione di un cluster agroalimentare nella provincia di Manica, nel centro del Paese. Nella Repubblica del Congo è in corso un progetto per migliorare l'accesso all'acqua potabile nella capitale Brazzaville.
In Tunisia, infine, il Piano Mattei prevede tre iniziative: il progetto “Tandem” per il recupero e il trattamento delle acque reflue, il miglioramento delle tecniche di coltivazione e l'aumento della meccanizzazione nelle aree colpite dalla siccità, nonché il trasferimento di tecnologie tra le filiere dei due Paesi; il secondo, realizzato dalla società italiana Terna, riguarda la creazione, a Tunisi, di un centro di formazione e accelerazione tecnologica per le imprese innovative del settore energetico. Infine, è in corso un progetto di creazione, conservazione e valorizzazione di tre siti archeologici a Kerkouane, Pupput e Neapolis.