AGI - Quest’anno l’Italia stanzierà 3,5 milioni di euro di fondi per mitigare gli impatti della siccità causata dal passaggio di El Niño in Mozambico e in altri paesi della regione, fenomeno che aggrava la crisi alimentare e l’insicurezza alimentare regionale. L'intervento, ha assicurato il direttore della sede mozambicana dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Paolo Enrico Sertoli, sarà presto validato. “Per quest’anno 2024, il nostro governo ha scelto di lavorare nell’area dell’emergenza, in particolare nel contesto di El Niño. Verrà approvato un intervento da 3,5 milioni di euro. Si tratta di un intervento regionale per Mozambico, Zambia e Malawi”, ha affermato.
Come spiega Sertoli, l’intervento italiano comporterà la fornitura di input agricoli e sostegno agli agricoltori, la costruzione di sistemi idrici, l’introduzione di colture resistenti alla siccità e la fornitura di input e sementi migliorati per sostenere l’intera catena di produzione. “Si tratta di aiuti molto concreti che inizieranno l’anno prossimo. Il dibattito sul fenomeno El Nino è iniziato tardi in Mozambico e crediamo si sia intensificato perché siamo già di fronte a La Nina, un altro fenomeno meteorologico che comporta precipitazioni eccessive che possono causare inondazioni”, ha spiegato il funzionario italiano. Il fenomeno interessa l'intera regione: in Malawi, Zimbabwe e Zambia è già stato dichiarato lo stato di calamità, mentre in Mozambico gli interventi sono stati attivati tardivamente. Nella zona centrale del Paese, dove secondo l’Aics l’insicurezza alimentare è più marcata, tutto è pronto per la realizzazione di un progetto faro, che prevede la realizzazione di un polo agroalimentare del valore di 38 milioni di euro. I fondi sono stati approvati nell'ambito del Piano Mattei per l'Africa, promosso dal governo italiano.
Gli aiuti dell'Italia arrivano in un momento in cui le zone meridionali e centrali del Mozambico sono colpite da epidemie legate alla fame e causate dalle scarse precipitazioni, fattore che minaccia l'attività agricola soprattutto nelle province di Maputo, Gaza, Inhambane, Manica e Sofala. Nella sola provincia centrale di Manica, il governo mozambicano sta mobilitando aiuti alimentari per aiutare, a partire dal prossimo novembre, circa 30.000 famiglie vulnerabili residenti nei distretti di Machaze, Macossa, Guro e Tambara, che si trovano ad affrontare l’insicurezza alimentare a causa della siccità. Secondo l’Istituto nazionale per la gestione dei rischi di catastrofi (INGD), l’insicurezza alimentare potrebbe colpire almeno 2,3 milioni di persone in Mozambico entro marzo del prossimo anno, in particolare nelle regioni centrali e meridionali. Di fronte a questo rischio, il governo ha lanciato un appello umanitario.
In Mozambico, l’Italia opera su cinque assi prioritari: nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, più focalizzato sull’agrotrasformazione e sulle catene del valore; nel campo dell’ambiente, con maggiore attenzione alla blue economy, alla tutela della biodiversità e delle mangrovie nelle zone costiere; per la creazione di posti di lavoro, attraverso iniziative concrete di formazione tecnico professionale e un progetto da 35 milioni di euro realizzato con altri partner; altri ambiti includono il settore della sanità e quello dell’urbanizzazione, che hanno beneficiato negli anni del forte sostegno italiano.
“Abbiamo diversi programmi nel settore dell’occupazione, ma il più emblematico è il programma da 35 milioni di euro in collaborazione con la Segreteria di Stato per l’istruzione tecnica e professionale volto a dotare gli istituti di formazione tecnica in diverse province del Mozambico, per garantire la qualità dell’istruzione e la formazione professionale", ha confermato Sertoli. Nell'ambito di questo programma, ha aggiunto, "abbiamo già realizzato diverse attività, come l'equipaggiamento della scuola industriale di Maputo". Per cercare di ridurre l'alto livello di disoccupazione in Mozambico (intorno al 18% secondo Aics), la cooperazione italiana ha stretto una partnership anche con il Segretariato mozambicano per i Giovani e l’Occupazione, per creare centri e posizioni per l’impiego attraverso la digitalizzazione. Per queste iniziative sono stati stanziati 5 milioni di euro.