AGI - Il governo del Ciad ha introdotto tre nuovi vaccini nel suo programma nazionale di immunizzazione - contro la malaria, le infezioni da pneumococco e la diarrea da rotavirus - in un passo importante per garantire la sicurezza sanitaria delle fasce più vulnerabili della popolazione. La loro introduzione è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Ministero della Salute del Ciad con l'Alleanza Globale per i Vaccini e l'Immunizzazione (Gavi), l'Unicef e l'Oms, nonché al sostegno dei Paesi donatori, tra cui l'Italia.
Dal lancio del programma Gavi in Ciad sul mercato dello pneumococco nel 2009 e per tutta la sua durata (fino al 2019), l'Italia è stata il principale donatore, con un impegno totale di 555 milioni di dollari.
Le Tchad a franchi une étape majeure la semaine dernière en introduisant 3 nouveaux vaccins vitaux dans son programme de vaccination : contre le paludisme, les infections à pneumocoque et les diarrhées à rotavirus ➡️https://t.co/uq5gBbHRGj #Santé #Vaccination #Chad
— Gavi, l'Alliance du Vaccin (@gavi_fr) October 28, 2024
Questi vaccini saranno distribuiti a livello nazionale per la polmonite e la diarrea, e in fasi successive per la malaria, con un roll-out iniziale in 28 distretti sanitari. Per il vaccino contro la malaria, questo approccio è strategico per garantire una copertura vaccinale ottimale nelle aree più colpite e per assicurare un impatto rapido e significativo.
Il Ciad è il quattordicesimo Paese a introdurre il vaccino contro la malaria nel suo programma nazionale di immunizzazione, in linea con il programma di immunizzazione 2030. Negli ultimi anni, più di 400 milioni di bambini sono stati vaccinati con il PCV (vaccino pneumococcico coniugato) e questo ha salvato circa 1,2 milioni di vite. Con una copertura vaccinale di routine tra il 60 e il 70%, il PCV potrebbe prevenire tra i 4.300 e i 5.000 decessi all'anno.
Au #Tchad, sous le haut patronage du Ministre de la Santé publique et de la prévention, Dr Abdelmadjid Abderahim, trois vaccins contre le paludisme, les maladies respiratoires et la diarrhée à rotavirus sont introduits.https://t.co/FfniwgtNzW
— Le N'Djam Post (@LeNdjam_Post) October 25, 2024
Integrando questi vaccini innovativi nelle sue strategie di prevenzione, il Ciad sta facendo un passo da gigante verso il raggiungimento dell'ambizioso obiettivo fissato dall'Oms di una riduzione del 90% della mortalità legata alla malaria entro il 2030. “Il vaccino è uno strumento aggiuntivo nella lotta contro la malaria. È stato scelto dal Paese sulla base della sua prequalificazione, che fornisce una garanzia di qualità, efficacia e sicurezza per la sua inclusione nel programma di vaccinazione”, ha dichiarato Abdelmadjid Abderahim, Ministro della Sanità Pubblica. Il vaccino contro la malaria sarà destinato specificamente a tutti i bambini di età compresa tra i 6 e i 23 mesi.
Introducendo il PCV nel programma nazionale di immunizzazione, il Ciad sta cercando di proteggere i bambini dalle infezioni da pneumococco, un temibile agente patogeno responsabile di gravi malattie come polmonite, meningite e setticemia. Queste infezioni sono una delle principali cause di mortalità infantile in Ciad e nel mondo, in particolare nei bambini di età inferiore ai cinque anni.
Anche l'Italia è in prima linea in Ciad con la sua Croce Rossa, nell'ambito di programmi di aiuto umanitario e di assistenza sanitaria. Il Ciad, un Paese senza sbocco sul mare dove le condizioni di vita della popolazione sono messe a dura prova dai cambiamenti climatici, deve affrontare anche il problema della siccità e dell'instabilità politica, aggravato dal problema dei rifugiati in fuga dal vicino Sudan e dalla Repubblica Centrafricana. Il Ciad è al penultimo posto nell'Indice di sviluppo umano e l'accesso alla salute, all'istruzione e a un'alimentazione adeguata rimane estremamente limitato, nonostante i proventi del petrolio.