AGI - Antonio Tajani è in missione in Israele e Palestina per incontrare il primo ministro israeliano Netanyahu, il ministro degli Esteri Katz e il premier palestinese Mustafa. "Quì per una missione di pace", ha scritto il capo della Farnesina in un post su X. Il ministro è atterrato a Tel Aviv poco dopo le 10 italiane con l'intenzione di ribadire, durante i suoi i colloqui, l'impegno dell'Italia per la pace, insieme alla necessità di riavviare le trattative per un immediato cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi, alla luce della recente scomparsa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, che potrebbe influenzare i negoziati su Gaza.
Sono appena arrivato a Tel Aviv. Oggi missione di pace e dialogo in #Israele e #Palestina. Continua il nostro forte impegno per il cessate il fuoco a Gaza. pic.twitter.com/lC4jK41aGo
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 21, 2024
Intanto, nel suo primo incontro in agenda, a Gerusalemme, con il ministro agli esteri Israel Katz, Tajani ha chiesto di facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia confermandogli "la solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas". "Ho ringraziato Israele per aver deciso di collaborare con l’iniziativa italiana 'Food for Gaza' assieme alla Autorità nazionale palestinese, ma adesso cibo e medicine devono entrare più velocemente a Gaza” ha aggiunto il titolare della Farnesina, stando a una nota diffusa a margine dell'incontro.
Tajani a Katz, facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari
Il ministro illustrerà la conferenza umanitaria sul Medio Oriente che domani aprirà il G7 a Pescara, il cui obiettivo è procedere rapidamente per la riabilitazione umanitaria di Gaza e del Libano. Proprio per questo Tajani affermerà nuovamente "la necessita' di evitare una escalation in Libano, anche per garantire la sicurezza e l'incolumità dei contingenti Unifil nel Paese".
Da Netanyahu rassicurazioni su modalità operative dell'IDF vicino a sedi Unifil
Tajani, nel pomeriggio ha incontrato anche il primo ministro Benjamin Netanyahu, con cui ha condiviso i messaggi che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riportato dalla sua missione in Giordania e Libano.
“Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un’azione politica che rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del paese: anche in Libano come a Gaza bisogna andare verso un cessate il fuoco, non verso una intensificazione dei combattimenti”. Anche per Tajani, infatti, “la scomparsa di Sinwar rappresenta un possibile punto di svolta, dobbiamo rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli Stati Uniti e da tutti gli stati arabi della regione”. Nel corso dei colloqui con il Premier Netanyahu, Tajani ha ricevuto rassicurazioni dal governo israeliano sulle modalità operative dell'esercito israeliano nel sud del Libano, con particolare attenzione alle aree intorno alle installazioni dell'UNIFIL. Il titolare della Farnesina ha inoltre registrato l'interesse del capo dell'esecutivo israeliano sulla proposta italiana per il Libano. Proposta che prevede - ha ripetuto Tajani in conferenza stampa - "il rafforzamento dell'esercito libanese, l'elezione del presidente della repubblica e poi la creazione di un cuscinetto Unifil con più uomini e maggior potere e con regole di ingaggio diverse".
A Gaza si combatte senza sosta, raid anche in Libano
L'arrivo del ministro degli Esteri in Medio Oriente é stato tuttavia preceduto da un fine settimana di intensi combattimenti sui due fronti della guerra in Medio Oriente: a Gaza, dove le bombe israeliane hanno ucciso almeno 73 persone in un solo attacco, e in Libano, dove oltre a Beirut continuano gli attacchi incrociate sulle zone di confine. Nel Nord di Gaza, secondo le Nazioni Unite, quello che i civili stanno vivendo è un "incubo" che peggiora sempre più.
Dal Libano ieri sono partiti circa 70 razzi, attraversando il confine nel giro di pochi minuti. La risposta di Israele non si è fatta attendere, e nel giro di 15 minuti 14 attacchi israeliani hanno colpito un solo villaggio vicino al confine sud del Libano, Khiam. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto alle truppe che si trovano su quel fronte che l'esercito sta intensificando gli attacchi in Libano, "distruggendoli in luoghi che Hezbollah aveva pianificato di usare come rampe di lancio per attacchi contro Israele". Intanto, nella giornata di oggi il ministero della Sanità libanese ha reso anche noto che quattro soccorritori sono stati uccisi e altri cinque feriti in 24 ore, in attacchi israeliani condotti in diverse città del sud del Libano.
L'esercito libanese, che non sta combattendo, aveva precedentemente comunicato che anche tre dei suoi soldati sono stati uccisi in un attacco israeliano sul loro veicolo nel Libano meridionale.
Tajani: più aiuti per i civili a Gaza e in Cisgiordania. Domani, al G7 di Pescara, una conferenza umanitaria
A Gaza, l'agenzia di difesa civile ha affermato che un attacco aereo israeliano su un'area residenziale ha ucciso almeno 73 palestinesi a Beit Lahia, nel nord del territorio. All'ospedale Kamal Adwan, che è stato inondato di feriti a causa dell'attacco, molti pazienti hanno dovuto essere curati sul pavimento mentre nelle vicinanze i morti venivano avvolti in sudari bianchi. Secondo l'esercito israeliano, a Beit Lahia è stato colpito un "obiettivo terroristico di Hamas" a Beit Lahia; secondo Idf, il bilancio fornito dalle autorità' di Gaza "non corrisponde" alle informazioni in suo possesso.
A #Ramallah ho incontrato PM palestinese Mustafa al quale ho ribadito che l’Italia continua a lavorare per una soluzione 2 Popoli 2 Stati. Rafforziamo aiuti per popolazione civile a Gaza e in Cisgiordania anche nel quadro della conferenza umanitaria di domani al G7 di #Pescara. pic.twitter.com/mLXOP7Zdr9
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 21, 2024
Alla luce della crisi umanitaria e delle distruzioni Antonio Tajani, a Ramallah con il Premier palestinese Mohammad Mustafa ha ribadito che l’Italia continua a lavorare per una soluzione "Due Popoli, Due Stati" e presentato l'iniziativa della conferenza umanitaria che domani, nel quadro del G7 Sviluppo di Pescara, aprirà i lavori. "L'Italia chiederà che vengano dati fondi per la ricostruzione di Gaza e che, finita la guerra, ci sia per il territorio palestinese un progetto" di ripristino dell'edilizia civile e delle infrastrutture distrutte durante il conflitto. Ha annunciato anche il capo della diplomazia italiana al termine dei suoi incontri.