AGI - Sonatrach (Algeria), Sonelgaz (Algeria), Vng (Germania), Snam (Italia), SeaCorridor (partnership tra Eni e Snam) e Verbund Green Hydrogen (Austria) hanno firmato un memorandum d'intesa per condurre gli studi necessari e valutare la fattibilità e la redditività di un progetto integrato di produzione di idrogeno verde in Algeria per rifornire il mercato europeo attraverso il corridoio SoutH2.
Le società coinvolte hanno annunciato la notizia in un comunicato stampa congiunto. La cerimonia di firma si è svolta al Palais des Congrès di Orano ed è stata presieduta dal Ministro algerino dell'Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, alla presenza del presidente e amministratore delegato del gruppo Sonatrach, Rachid Hachichi, del presidente e amministratore aelegato di Sonelgaz, Mourad Adjal, il direttore generale dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) e il direttore generale della Banca Mondiale, Mourad Adjal, il Chief International Officer di Snam, Sergio Molisani, il presidente e amministratore delegato di SeaCorridor, Francesco Caria, l'amministratore delegato di Verbund Green Hydrogen, Franz Helm, e Hans-Joachim Polk, membro del Consiglio di Amministrazione di VNG.
Il Memorandum d'intesa consentirà alle aziende di valutare congiuntamente l'opportunità di realizzare un progetto integrato multi-stakeholder lungo la catena del valore dell'idrogeno verde utilizzando il Corridoio SoutH2, l'idrogenodotto di 3.300 km che collega Nord Africa, Italia, Austria e Germania. Un corridoio promosso dalla Commissione europea, che mira a fornire idrogeno rinnovabile (utilizzando infrastrutture riutilizzate per oltre il 70%, con nuovi tratti di conduttura se necessario).
Il corridoio “svolgerà un ruolo fondamentale nel ridurre la dipendenza energetica dai combustibili fossili e nel promuovere una transizione energetica verso un'economia sostenibile e a basse emissioni di carbonio”, si legge in un comunicato stampa. “La realizzazione di questo ambizioso progetto ha il potenziale per soddisfare il fabbisogno energetico verde dell'Europa e, allo stesso tempo, rafforzerà la posizione dell'Algeria come importante fornitore di energia all'Europa”, conclude il comunicato stampa.
L'elevato irraggiamento solare, l'estesa rete elettrica, la vasta rete di oleodotti, le grandi riserve idriche e la lunga esperienza nel settore energetico fanno dell'Algeria un candidato ideale per la produzione di idrogeno verde. Il governo nordafricano punta ad avere una capacità di 15 gigawatt di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2035, di cui 3 gigawatt saranno immessi nella rete.
Intervenendo all'Italian Hydrogen Summit di oggi, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato che “il governo ha investito oltre 3 miliardi di euro nel settore dell'idrogeno e stiamo lavorando a grandi infrastrutture”.
“Il quadro normativo europeo prevede una domanda di idrogeno di circa 20 milioni di tonnellate al 2030 e si prevede che 10 milioni di tonnellate saranno importate, quindi l'Italia è al centro del transito dell'idrogeno”, ha sottolineato Pichetto Fratin durante l'evento organizzato da H2IT (Associazione Italiana Idrogeno) alla Camera dei Deputati per promuovere le tecnologie e i sistemi per la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno.