AGI - Rafforzare la cooperazione tra i Paesi del G7 e l'Africa per integrare sempre più l'A.I. nei processi produttivi, sostenendo le iniziative delle aziende del continente attraverso l'A.I. Hub for Sustainable Development. Questo il tema della prima sessione della riunione ministeriale del G7 sull'industria e l'innovazione tecnologica tenutasi a Roma, al termine della quale il ministro per l'Impresa e il Made in Italy Adolfo Urso ha firmato un memorandum di cooperazione sull'AI Hub con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) e il vice ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli.
Le parti hanno assicurato che l'Hub sarà pronto entro il 2025. Avrà il suo quartier generale in Italia e vedrà la partecipazione di oltre 100 attori, tra cui governi, organizzazioni internazionali e aziende tecnologiche che hanno espresso interesse a lavorarci. “L'AI Hub per lo sviluppo sostenibile fa parte del Piano Mattei, una priorità di politica estera del Governo italiano”, ha dichiarato il Ministro Urso, in qualità di Presidente del G7. “Con questo strumento vogliamo contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo facendo leva sul settore privato e sui progetti di interesse per il mercato”, ha aggiunto.
Incontro bilaterale, a margine della seconda riunione #G7 Industria, tra il ministro @adolfo_urso e Udo Phillipp, Segretario tedesco presso il Ministero federale dell'Economia e dell'Azione per il Clima. Focus sul settore #automotive europeo. @BMWK@G7 pic.twitter.com/nMBb55VZrn
— MIMIT (@mimit_gov) October 10, 2024
Alla prima sessione ministeriale hanno partecipato i membri del G7, dell'UNDP e dell'ITU, oltre ai Paesi di influenza Egitto, India, Kenya, Tunisia e Paesi Bassi. Hanno preso la parola anche i rappresentanti di quattro start-up africane identificate da MMIT e UNDP come coinvolte nel progetto A.I. Hub: Nasrallah Hassan, co-fondatore di Birrama (Etiopia), Tonee Ndungu, CEO di Kytabu (Kenya), Marouen Hammami, CTO di IrWise (Tunisia) e Karim Beguir, CEO di InstaDeep (Tunisia).
Erano presenti anche i rappresentanti di alcune grandi aziende nazionali e multinazionali, che hanno presentato le loro idee per progetti da integrare nell'Hub: Julien Groues, Vicepresidente di Amazon Web Services, Farrukh Hussain, Group Investment Director e Maximo Ibarra, CEO di Engineering Group (Eng), leader nella trasformazione digitale e unico gruppo italiano di ingegneria e servizi IT presente all'incontro.
“È stato un onore rappresentare l'industria italiana dell'informatica e del digitale e presentare i nostri progetti nel campo dell'IA, nell'ambito del Piano Mattei, a un evento così importante, dove il Ministro Urso e l'Organizzazione G7 per l'Industria e l'Innovazione Tecnologica hanno creato una tabella di confronto internazionale per il progresso economico e sociale dei Paesi africani”, ha dichiarato Ibarra, a Palazzo Brancaccio, a margine dell'incontro G7 Innovazione e Industria. “Engineering è impegnata da quarant'anni nella ricerca e nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, convinta che essa rappresenti una leva per migliorare le condizioni di vita delle persone e perseguire un vero sviluppo sostenibile in tutto il mondo”, ha aggiunto Ibarra. Per questo motivo, “in linea con i principi dell'A.I. Hub, di cui facciamo parte, abbiamo presentato progetti nei settori della salute e dell'acqua che, attraverso l'utilizzo della tecnologia digitale e dell'AI, contribuiranno all'attuazione del Piano Mattei, creando impatti positivi sul tessuto economico e sociale dei Paesi africani”.
Secondo il CEO, “aumentare l'efficienza della sanità con la telemedicina e la diagnostica avanzata, migliorare la gestione delle risorse idriche e dell'agricoltura con le tecnologie IoT e il gemello digitale e, infine, sostenere la formazione delle nuove generazioni affinché diventino protagoniste della trasformazione digitale sono obiettivi condivisi all'interno del Gruppo Engineering”, azienda italiana che svolge un ruolo di primo piano nella ricerca e nello sviluppo dell'A.I., nel continente africano e nel mondo. Forte della sua lunga esperienza nella Digital Transformation, Maximo Ibarra ha assicurato che il suo gruppo è pronto a sostenere pienamente il Piano Mattei e la crescita digitale dell'Africa: “grazie all'esperienza maturata con la nostra Academy”, ha detto, “accompagneremo ogni intervento (nel continente africano) con una formazione solida e mirata. È solo attraverso la diffusione della conoscenza che i benefici generati dalle nuove tecnologie avranno un impatto duraturo e significativo, e garantiranno all'Africa una nuova stagione di crescita e integrazione su scala globale”.