AGI - Nella prossima Commissione europea, ufficialmente in attività dal 1 dicembre, ci sarà anche un portafoglio per il Mediterraneo. Una novità che riflette - come ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - l'importanza geopolitica della dimensione meridionale dell'Europa.
Stefano Sannino, ex diplomatico italiano che ha servito l'UE ai massimi livelli per molti anni, sarà a capo della nuova Direzione generale per il Mediterraneo della Commissione europea. Secondo il sito Politico.eu, questa nuova direzione dovrebbe essere operativa all'inizio di febbraio.
Finora Sannino ha ricoperto la carica di Segretario generale del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), il braccio diplomatico dell'UE. Il diplomatico italiano lascerà il suo attuale incarico il 1° gennaio per diventare consigliere “senior” e lavorare alla creazione della nuova struttura, che è nata in concomitanza con la creazione del portafoglio di Commissario per il Mediterraneo, assegnato alla croata Dubravka Suica.
La nomina di Sonnino rappresenta il primo passo concreto verso la creazione del nuovo direttorato annunciato dalla signora von der Leyen lo scorso luglio, quando è stata confermata dagli eurodeputati alla guida di Bruxelles per un secondo mandato.
Excellent first exchange with H.E. Mr Ahmed Abu Zeid, the new Ambassador of Egypt to the EU.
— Stefano Sannino (@EEAS_SecGen) November 15, 2024
We discussed our rich Strategic Partnership and regional matters of common concern. pic.twitter.com/Gldd77DvAZ
“La regione mediterranea dovrebbe essere al centro di tutte le nostre attenzioni, per questo proporrò un commissario per la regione che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi”, ha assicurato la Presidente von der Leyen nel tentativo di convincere gli eurodeputati a confermarla per un secondo mandato alla guida dell'esecutivo Ue. I suoi propositi erano stati interpretati correttamente all'epoca come il desiderio di rinnovare il partenariato dell'UE con i Paesi mediterranei e dedicare loro maggiore attenzione.
In una recente intervista rilasciata da Sannino all'emittente France 24, il diplomatico ha sottolineato che “il conflitto in Medio Oriente è una sfida per l'Unione europea che sta cercando di influenzare l'instaurazione di un processo di pace”. Ricordando la richiesta del capo della diplomazia europea, Josep Borrell, di sospendere il dialogo politico tra l'UE e Israele (proposta a cui si oppongono diversi Paesi come la Repubblica Ceca), “non è facile trovare un terreno comune tra i Ventisette”, ha ammesso Sannino. L'introduzione urgente di un cessate il fuoco è stata finora l'unico punto di accordo tra i 27
Sul tema delle relazioni con l'Africa, vista la crescente influenza di Russia e Cina sul continente, Sannino ha riconosciuto che l'Africa è “una grande opportunità e non solo una sfida, un problema”. “La questione - ha aggiunto ai microfoni di France 24 - è come fare in modo che l'Africa possa avere molto più peso nella sua capacità decisionale, nella risoluzione delle proprie crisi e nella collaborazione con l'UE in modo più utile per entrambe le parti. Dobbiamo essere su un piano di parità con l'Africa, per vedere quali sono i loro interessi e quali sono i nostri”, conclude.