AGI - Per un fumatore ci sono poche cose al mondo insopportabili quanto un volo aereo. Interminabili ore con il pensiero fisso di prendere tra le dita una sigaretta, accenderla e respirare a pieni polmoni. Ma si sa, a bordo di un aereo non è consentito. Pace. Ma la e-cigarettes proprio no. “E’ pulita, non inquina, non fa male ai vicini di posto”, ripete come un mantra tra sé il fumatore più incallito cercando la giustificazione a ciò che si sta per fare. E non si tratta di episodi disparati. Il numero di trasgressori è folto, soprattutto negli Stati Uniti. Su ogni volo l’annuncio prima del decollo ricorda ai passeggeri che il fumo di qualsiasi tipo è illegale a bordo degli aerei. Ma alcuni passeggeri preferiscono correre comunque il rischio, piuttosto che aspettare sofferenti il momento dell’atterraggio.
Nessuno sembra credere al rischio – seppur raro - di esplosione. Eppure, solo pochi giorni fa batteria del vaporizzatore di un passeggero ha preso fuoco su un volo della United Airlines. Quattro assistenti di volo si sono recati in ospedale per precauzione. E il volo, diretto a Newark ha invertito la rotta ed è tornato a San Diego.
Secondo la Federal Aviation Administration, nel 2022 i vaporizzatori e le sigarette elettroniche sono stati la causa principale di incidenti con batterie al litio sugli aerei, prima di quelli causati da pacchi batteria e computer portatili. Dei 55 incidenti segnalati fino a settembre dello scorso anno, i vaporizzatori e le sigarette elettroniche sono stati 19, pari al 35% di tutti gli incidenti del 2022 e al triplo degli incidenti segnalati in tutto il 2019, secondo la FAA. Per ogni incidente documentato, altri non vengono segnalati: la FAA afferma che l'elenco dei problemi relativi alle batterie non è completo e i passeggeri ammettono che non sempre segnalano le trasgressioni dei loro compagni di posto.
Ma perché accade? Se danneggiate o se i terminali della batteria vanno in cortocircuito, questi dispositivi possono esplodere. Esattamente come accade per le batterie degli smartphone e dei computer portatili. Nelle rare situazioni in cui le batterie si surriscaldano o prendono fuoco, gli assistenti di volo provvedono a mettere la sigaretta elettronica o il vaporizzatore in un sacchetto di contenimento termico.
Il governo federale ha vietato il fumo sulla maggior parte dei voli statunitensi nel 1990. Nel 2016, gli Stati Uniti ha vietato l’uso delle sigarette elettroniche su tutti i voli commerciali nazionali e sui voli internazionali da e per il Paese.
Ma quali sono le leggi in Italia? L’uso delle sigarette elettroniche, comprese e-cigars e e-pipes e altri vaporizzatori personali, è vietato a bordo del velivolo. I dispositivi con batterie devono essere smontati ed essere protetti in sacchetti separati per impedire l'attivazione accidentale. Il trasporto è consentito nel bagaglio a mano ma non in stiva.