AGI - Se usato nel modo giusto, l'alloro ha il potere di esaltare il gusto di molti dei piatti che ciascuno ama, anche se non se ne rendiamo effettivamente conto. Ne tratta, in difesa dell’alloro, un articolo del Washington Post, perché “un tempo simbolo di successo e fama nell'antica Grecia e di Roma, ora questa pianta subisce l’affronto di essere paragonata a un ingrediente inutile, e di essere anche potenzialmente pericoloso”, al punto da provocare principi di soffocamento… Niente di più falso, invece. Perché, semmai, una foglia d’alloro se ben usata come condimento su un piatto può fare la differenza, arricchendolo di profumi. In che modo?
Intanto va considerato che l’alloro “ha un sapore così ampio”, dice al Post Rose Wilde, autrice di un libro di cucina in uscita in autunno, in quanto in sé riassume i profumi di pino, eucalipto, cannella e vaniglia. Tipici sono anche i sapori di chiodi di garofano. E se cucinato per lunghi periodi, l'alloro può conferire ai piatti aromi simili a quelli del tè.
Ci sono poi due tipi di foglie di alloro: quello della “baia turca” e quello della “baia della California”, se riferiti al mercato americano, che proviene da una pianta completamente diversa, “con note di eucalipto così potenti che possono rapidamente sopraffare”. Poi però ci sono anche le foglie di alloro indiano, che provengono dall'albero di cassia indiano e vantano note agrumate e speziate. Ma ci sono anche foglie di alloro caraibico e che hanno aromi di cannella, eucalipto e scorza di agrumi.
Segreto e curiosità insieme: mentre è vero che le erbe essiccate possono essere meno efficaci rispetto a quelle fresche, le foglie di alloro fanno eccezione. Quindi, come usarlo in cucina? Qualsiasi piatto a cottura bassa e lenta metterà in risalto l'alloro, quindi provare a infilare una o due foglie essiccate anche se la ricetta non lo richiede, risponde l’esperta. Persino sul dessert. Anche “macinato nella pasta frolla con una glassa al limone”, per esempio.