I mpazzite per le tipiche polpette svedesi tanto da programmare giornate di shopping e pranzo all’Ikea? E allora è bene che sappiate che sono turche. Lo ha ammesso la Svezia attraverso il suo account Twitter ufficiale: “Le polpette svedesi sono in realtà basate su una ricetta che re Carlo XII portò a casa dalla Turchia all’inizio del XVIII secolo. Atteniamoci ai fatti!”.
Swedish meatballs are actually based on a recipe King Charles XII brought home from Turkey in the early 18th century. Let's stick to the facts! pic.twitter.com/JuTDEjq9MM
— Sweden.se (@swedense) 28 aprile 2018
Re Carlo XII ne rimase deliziato
Sui giornali turchi, che hanno definito il tweet una “confessione”, si legge che re Carlo portò altri prodotti in Svezia, compresi i chicchi di caffè e il cavolo stufato. Ma chi era Carlo XII? Come ricorda Linkiesta, fu uno storico sovrano combattente che all’inizio del 18esimo secolo si trovò a condurre una guerra contro i Paesi vicini, alleati contro di lui perché spaventati dalla potenza dell’impero svedese. Lui, al comando dei suoi karoliner, li sbaragliò tutti. Tranne la Russia. Fu proprio contro Pietro il Grande che subì una cocente sconfitta. Lo zar gli impedì di arrivare fino a Mosca ma lo lasciò penetrare nei territori russi, facendo come da tradizione terra bruciata intorno a lui. Per Carlo XII fu una disfatta: venne ferito a un piede, abbandonò il comando fino all’ultima battaglia, tentò ancora uno scontro e fu sconfitto tanto da finire quasi prigioniero. Si diede alla fuga verso sud e trovò salvezza solo nei territori dell’impero ottomano. Fu qui che il monarca, accolto con grande cordialità, iniziò la “cattività turca”. Il re era al sicuro ma non era libero di fare nulla. In sostanza, era in prigione. Intanto i suoi nemici del nord (Danimarca, Prussia, Russia) cominciarono a riprendersi i territori più vicini. In quel periodo provò a convincere i turchi ad attaccare i russi, con fortune alterne, ma soprattutto ne conobbe gli usi e i costumi (e soprattutto i cibi). Dopo cinque anni tornò in patria, portando con sé, oltre a molti propositi bellicosi di rivincita, anche la ricetta delle polpette. E non solo.
Comunque sia, sono un successo
A far conoscere le polpettine in tutto il mondo ci ha pensato Ikea. Ogni giorno, si legge sul Post, nel mondo ne vengono consumati due milioni solo nei negozi del colosso dei mobili low cost e anche in Turchia, dove questo cibo è disponibile su bancarelle di strada, nei bar e nei ristoranti, molte famiglie vanno all’Ikea nei fine settimana per mangiarlo a poco prezzo. Difficilmente, dunque, la notizia avrà delle ripercussioni sulla vendita del celebre piatto. Le ricette delle polpette turche e di quelle svedesi presentano comunque delle differenze: le prime sono fatte con agnello macinato, cipolle, uova, pan grattato e prezzemolo. L’attuale versione delle polpette svedesi spesso contiene carne di maiale e prevede anche che siano immerse nel sugo.