R oma - La prima stella della notte al posto di Babbo Natale, barche a vela invece dell’albero addobbato e barbeque di pesce all’aria aperta. Stessa festa diverse le tradizioni, perché se è vero che il Natale viene celebrato a qualsiasi latitudine, ognuno lo fa a suo modo. E’ quanto emerge da un dossier realizzato dal “Magico Paese di Natale” di Govone in Piemonte, che ospita ogni anno uno dei più importanti eventi natalizi d’Italia, in programma fino al 6 gennaio. Dai cibi agli addobbi ecco come cambia il Natale nel mondo.
Natale: da Nord a Sud, l'Italia si siede a tavola - INFOGRAFICA
Tra belenes e barche, il Natale degli spagnoli e greci - Sono i Re Magi i personaggi più popolari del Natale spagnolo, protagonisti dei Belénes, presepi in miniatura che rappresentano la vita nel villaggio natale di Gesù e che per tradizione si costruiscono a mano in famiglia.
Anche in Grecia Natale significa ritrovarsi con i familiari e condividere il pranzo e il tipico “Christopsomo” – letteralmente “pane di Cristo” - ma, a differenza di Spagna e Italia, Babbo Natale e i doni sotto l’albero non sono una tradizione consolidata. Al posto dell’abete, infatti, i greci addobbano modellini di barche a vela in legno con decori scintillanti e luci, riconfermando il forte legame della loro terra con il mare.
Da Milano a Bangkok, giro del mondo sugli alberi di Natale - Foto
Con chitarre, eco o stilizzati, ecco gli alberi piu' originali - Foto
Dalla corona dell'avvento all'oplatek: così si festeggia in Germania e Polonia - In Germania, nel bavarese, tradizione vuole che una bambina bionda si travesta da Christkindl - letteralmente “Figlia di Cristo” – durante le celebrazioni e i mercatini, porti una corona fatta di candele e faccia visita a tutte le case con un cestino pieno di regali. Immancabili il Calendario e la Corona dell’Avvento composta da 4 candele, accese una ogni domenica d’Avvento perché risplendano tutte insieme nel giorno di Natale, quando verrà illuminato anche l’albero.
In Polonia Babbo Natale non è una figura molto affermata, anzi, è la prima stella nel cielo della notte del 24 a portare i regali ai bambini sotto l’albero. La tavola di Natale deve contare 12 piatti per buon auspicio per la famiglia e gli amici che, durante gli auguri, si scambiano l’oplatek, una piccola cialda bianca con raffigurazioni della Natività.
I 15 regali giusti per tutte le tasche - Foto
Nella terra di Babbo Natale con i folletti - In Scandinavia, terra d’origine di Babbo Natale, i Julenisse, piccoli spiritelli tipici del folklore e del Natale nordico sono una presenza immancabile di ogni decorazione. Legati fin dall’ottocento al periodo natalizio, secondo leggenda sono caratterizzati da un’indole dispettosa da tenere a bada solo con la loro ricetta preferita: pappa di riso e latte, piatto che si trova anche a fine pranzo nel giorno di Natale con una mandorla nascosta all’interno della ciotola, simbolo di fortuna per chi la trova. Il pranzo natalizio è in tutta la regione un’occasione per riproporre le pietanze tipiche del territorio: il prosciutto arrosto (joulukinkku) in Finlandia o il merluzzo in salamoia in Svezia (lutfisk), passando per la schnapps (acquavite) di Natale danese.
In Islanda di Babbo Natale ce ne sono ben 13: come lui portano i regali ai bambini buoni – mentre per quelli cattivi solo patate vecchie – ma assomigliano agli Julenisse. Nel corso dei tredici giorni che precedono il 25 dicembre, scendono uno alla volta dalla Montagna Blu (Bláfjöll), situata nei dintorni di Reykjavik, anche per fare dispetti. I piatti tipici di questo periodo sono vari: il 24 dicembre il piatto principale è il maiale (Hamborgahryggur) mentre il 25 dicembre l'Hangikjöt, carne di montone affumicata servita tiepida o fredda con contorno di verdure.
Le luci del Rockfeller Center illuminano la Grande Mela - A dare il via alle festività natalizie statunitense e la Parata del Giorno del Ringraziamento di New York organizzata dai grandi magazzini Macy’s. Questo è il momento in cui la città comincia a illuminarsi, viene acceso il famoso albero al Rockfeller Center e i negozi vendono ogni tipo di decorazione natalizia: è una vera e propria tradizione per gli americani andare in giro per i quartieri la sera e ammirare le luminarie nei giardini addobbati con riproduzioni della natività o della slitta con Babbo Natale e le renne a grandezza naturale – spesso tanto belle che vengono lasciate tutto l’anno. Durante la cena della vigilia non si rinuncia al tipico tacchino ripieno con salsa di mirtilli e all’eggnogg, una bevanda fatta con panna, latte, zucchero, uova e brandy o rum.
Sud America tra religione e 'pinatas' - Passando alle calde latitudini dell’America Latina, scopriamo un Natale più legato alle tradizioni religiose: in Messico, durante i 9 giorni della Posada – una processione che ricorda il viaggio di Giuseppe e Maria la notte della Natività – si festeggia con amici, vicini e familiari con le tipiche “piñatas”, brocche di terracotta coloratissime ripiene di caramelle e regalini, che i bambini devono colpire da bendati e rompere per guadagnare il ripieno. in Messico, come in Colombia, a tavola si mangiano i tamales, bucce di mais ripiene di maiale e accompagnate da insalata, riso e verdure. In Argentina l’asado a la parrilla, una grigliata di carne varia.
A Bondi Beach il Natale si festeggia sul surf
Niente pupazzi di neve a Natale nemmeno in Australia. A Sidney è tradizione ritrovarsi a Bondi Beach, dove scambiarsi i regali sotto il sole, fare il bagno con il cappellino rosso e sfidare le onde a suon di carole insieme ai surfisti vestiti da Santa Claus. E quando arriva il momento di sedersi a tavola, i più tradizionalisti scelgono il tipico tacchino ripieno con salsa ai mirtilli, mentre qualcun altro festeggia con barbecue all’aria aperta e piatti a base di pesce fresco.
I piu' bei mercati di natale, regione per regione - INFOGRAFICA
(11 dicembre 2015)