O ggi, 7 maggio, si festeggia la giornata mondiale della lentezza. Per molti potrà solo rappresentare una data sul calendario, ormai tempestato di giornate dedicate ai temi più svariati, ma in realtà, lo stress che la vita odierna ci impone è un fattore che influisce sullo stato psicofisico, alterando i nostri rapporti con le persone. Secondo uno studio dell’Università della California, pubblicato ad aprile, cedere allo logorio della vita moderna porta anche ad ammalarsi di più. E anche in Italia sono nate diverse associazioni che cercano di combattere questo fenomeno attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione, oltre che con iniziative specifiche in occasione di giornate come questa. Una delle realtà più strutturate e fortunate è certamente “L’arte del vivere con lentezza”, progetto nato nel 1999 tra Pavia e Milano e diventato associazione nel 2005. Oggi ne fanno parte moltissime persone, provenienti dai settori professionali più disparati: “siamo operai, artigiani, insegnanti, infermieri, cassiere, giornalisti, giardinieri, casalinghe, fotografi, studenti, preti, progettisti”. Tutti accomunati dal desiderio di riprendere il controllo della propria vita e di riposarsi dalla corsa a perdifiato che la tecnologia e i ritmi lavorativi del nuovo millennio hanno imposto alla quotidianità.
14 “Comandalenti” da rispettare per vivere meglio
Sul loro sito esiste un vero decalogo da seguire per rallentare i ritmi e fare pace con il proprio corpo e il proprio spirito. Li hanno chiamati - comandalenti - e sono consigli, semplici da seguire, per cambiare stile di vita senza stravolgere le giornate e rinunciare a quello che si è costruito, con fatica, negli anni. Eccoli.
1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè: ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara…
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer... se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14) Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.
Un’azione concreta (e un hashtag) per oggi
Il tempo è un elemento che dovremo sempre più proteggere e preservare. E che dovremo poter donare agli altri. Così, nella giornata mondiale della lentezza, è stato lanciata l’iniziativa #donoiltempo per provare a far dimenticare alle persone i propri incessanti desideri e doveri per dedicare un’azione nei confronti degli altri. l’invito è quello di raccontare, con un video, una foto o semplicemente una frase, l’impegno verso il prossimo. Quello che, tutti gli effetti, è un esperimento di cittadinanza attiva a chilometro zero.