F ermi tutti, Ikea ha deciso di mandare in pensione viti e brugole, dadi ad avvitamento che negli ultimi 15 anni hanno fatto la fortuna dell'azienda di mobili svedese, ma anche di decine di milioni di famiglie in tutto il mondo. Quei minuscoli utensili (sempre da Ikea forniti dentro ogni confezione) che servivano a montare in un baleno letti e armadi, librerie e tavoli (e che facevano sentire anche i padri più imbranati dei grandi architetti di interni) non serviranno più. Nel prossimo futuro si passerà ai pannelli a incastro.
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Servono idee ancora più semplici e flessibili
"Le persone hanno esistenze sempre più flessibili e traslocano spesso: c’è bisogno di un sistema ancora più semplice per montare e smontare i mobili", spiega Stefano Brown, responsabile della sostenibilità per i negozi italiani a Elena Tebano del Corriere della Sera. "I primi prodotti con le nuove giunture sono già in vendita. Siamo abituati all’impatto che l’innovazione prodotta dalla Silicon Valley ha sulle nostre vite: cambiamenti che hanno una velocità spesso impensabile per la politica. Ikea è una delle poche aziende "tradizionali" che, fuori dal regno del digitale, può avere un simile effetto. Per la sua grandezza e perché vende prodotti che toccano il vivere quotidiano di molte persone nel mondo".
Via viti, bulloni e brugole, allora. Una vera rivoluzione. Che comincerà nel 2018. E non si fermerà a questo. Leggiamo ancora dal Corriere: "Dalla primavera del 2018 nei nostri negozi italiani venderemo pannelli solari — annuncia Brown — Ci stiamo impegnando per rendere il prezzo più competitivo possibile e forniremo il pacchetto completo, con progettazione e installazione. Succede già in Gran Bretagna, Polonia, Olanda e Svizzera". È un progetto ambizioso e bisognerà vedere se l’azienda sarà capace di realizzarlo. Ma se riuscirà a ottenere anche una minima parte di quanto ha ottenuto con le lampade a Led, l’energia di gran parte delle nostre case potrebbe diventare più verde (leggi qui tutto il servizio).
Novità anche sulla domotica
Non solo. Novità anche sul fronte della domotica. Informa il mensile Wired: "Le lampadine smart e a basso costo di Ikea, le impronunciabili Trådfri, stanno per diventare ancora più intelligenti. La catena svedese aveva anticipato tempo fa che avrebbe reso i propri gadget compatibili con alcuni sistemi di domotica tra i più diffusi, e la promessa è stata mantenuta in queste ore: sul sito statunitense dell’azienda la descrizione del prodotto è stata aggiornata e include riferimenti al supporto per gli assistenti digitali Amazon Alexa, Google Assistant e Apple Siri: sia chi acquisterà un nuovo set che chi ha già a casa un kit di lampadine potrà semplicemente aggiornarlo tramite un veloce download software. Con l’aggiornamento il sistema di illuminazione di tutta la casa potrà quindi essere controllato dallo smartphone o dagli smart speaker delle tre aziende".