È uscita la 63esima Guida Michelin Italia, la bussola che da anni aiuta gli amanti della buona cucina a orientarsi nel panorama dei migliori ristoranti italiani, la cui qualità è riconosciuta dall'assegnazione delle famose "stelle". All'interno dell'edizione 2018 la novità più grande è rappresentata dal ristorante St.Hubertus, a San Cassiano (Alta Badia), diretto dallo chef Norbert Niederkofler che ottiene ben 3 stelle Michelin.
Si confermano in questa élite delle cucine tristellate altri 8 locali: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano.
Il giudizio della guida
Ecco la motivazione che ha portato lo chef di San Cassiano a ottenere la prestigiosa terza stella: “I piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Norbert Niederkofler, del ristorante St. Hubertus, sanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. Nei piatti di Norbert Niederkofler si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana. Per gli ispettori Michelin, tre stelle emozionanti.”
Cracco e Sadler perdono una stella (ma reagiscono bene)
L'altra grande notizia riguarda invece due importanti ristoranti milanesi che perdono una stella ciascuno: il primo è quello di Carlo Cracco, uno dei chef più conosciuti e amati della televisione italiana, che paga forse il cambio di sede, mentre il secondo appartiene a Claudio Sadler che ha affidato a Instagram, e a un pizzico d'ironia, la propria reazione: "Oggi ho perso il primato di permanenza delle due stelle continuative di Milano, 14 anni, si torna a una stella, un incidente di percorso. Siamo al pronto soccorso, ma guariremo presto, prometto".
Anche Cracco, raggiunto dai microfoni di Repubblica ha preso il declassamento con filosofia: "Il mio staff ed io siamo tranquilli. In caso di cambi importanti, lasciare o sospendere le stelle è a discrezione della guida. Noi stiamo lavorando tantissimo ai nuovi progetti e non vediamo l'ora di accogliere i clienti nella nuova sede milanese in Galleria a gennaio".
I numeri
Il totale dei ristoranti stellati sale così a 356. La Lombardia è la regione che registra il numero maggiore di novità, 7, e di ristoranti, 63. Medaglia d'argento per la Campania, 41 ristoranti. Terza posizione per il Piemonte, 40 ristoranti. Seguono il Veneto, 38 ristoranti; la Toscana, 35 ristoranti. Roma, Napoli e Milano restano le province "stellate" d'Italia seguite da Bolzano e Cuneo.