“Sei un ragazzo o una ragazza?”, chiede il bambino di sei anni a Honey Mahogany, guardandola fissa negli occhi. Messa con le spalle al muro la Drag Queen non ha scelta, si avvicina con il suo abito di raso rosa, la parrucca bionda e le lunghe ciglia finte e risponde: “Beh, credo che quando sono nato ero un ragazzo, ma ora mi piace vestire come una ragazza. E’ divertente”. Accade anche questo durante la Drag Queen Story Hour: l’incontro, che viene organizzato in alcune librerie pubbliche degli Stati Uniti, dove - si legge sul The Guardian - delle Drag Queen leggono storie ai bambini per insegnare loro lai essere tolleranti e che esistono realtà diverse.
Gli incontri stanno avendo molto successo e sono organizzati con regolarità in alcune biblioteche di New York e piano piano in varie altre città degli Stati Uniti.
Quasi 200 bambini, insieme ai loto genitori, erano presenti nella biblioteca di San Francisco per ascoltare le storie raccontate dalle Drag Queen. "È davvero divertente per i bambini ascoltare le storie da persone vestite e truccate come delle principesse”, ha raccontato i portavoce della biblioteca Katherine Jardine.
La rivolta dei conservatori
Come era facile immaginare l’iniziativa non ha incontrato il parere favorevole di tutti. Su molte tetstae conservatrici come Breitbart News sono comparse lamentele con l’accusa di aver usato soldi pubblici per indottrinare i bambini su tematiche di sinistra.
“A quanto pare in tutto il Paese cresce la voglia di pagare le tasse per far sì che delle drag queen leggano storie ai nostri figli", ha scritto la blogger Amelia Hamilton sul National Review. “Ciò viene fatto per cercare di avvicinare i bambini a nuove idee e per far si che la loro mente cresca in maniera aperta, ma è chiaro che dietro ci sono delle precise idee politiche. Che tipo di riscontro - continua la blogger - ci sarebbe stato se fosse stato organizzato un evento per bambini per promuovere i valori tradizionali? O un evento dove si leggevano libri sul diritto alle armi? Nessuno lo farebbe mai”.
Anche sul Daily Wire è comparso un articolo con questo titolo: “Leftists Push 'Drag Queen Story Hour' For Public Schools, Libraries” (La gente di sinistra spinge per la Drag Queen Story Hour nelle biblioteche e scuole pubbliche).
La difesa dei bibliotecari
Ma i bibliotecari di San Francisco precisano che per questo tipo di eventi non viene speso nemmeno un dollaro dei contribuenti. Per ogni Drag Queen Story Hour, l’organizzazione no profit ‘Gli amici della Libreria’ paga un compenso alla società che l’ha organizzato. E basta.
Virgie Tolvar, amministratore delegato di Radar Productions, la società che organizza l’iniziativa, ha detto che, a parte la polemica della stampa conservatrice, gli eventi sono andati tutti molto bene. “Ogni giorno riceviamo mail da ogni parte del mondo che ci fanno i complimenti. Stiamo pensando di organizzare un tour del Drag Queen Story Hour”.
Lyn Davidson, che gestisce la biblioteca dei bambini di San Francisco, ha detto che stanno cercando di dare a tutti un giusto accesso ai libri, alle storie e alle idee. “Vogliamo aprire le nostre porte a tutti. E credo che questi momenti con le Drag Queen siano speciali”.
Ecco cosa viene letto
La Drag Queen Honey Mahogany durante l’incontro a San Francisco ha letto ‘Famiglie, Famiglie, Famiglie’, un libro su come le famiglie possano essere formate da una mamma e un papà o solo da una mamma o da due papà. "Quanti di voi hanno qui di fronte la propria famiglia? Chiede, gesticolando con il suo braccio pieno di braccialetti luccicanti. "Le famiglie non sono tutte uguali e possono avere diverse forme e dimensioni. Giusto?”. Dopo la lettura della storia molti bambini hanno fatto la fila per parlare un momento con Honey Mahogany.