S empre più insuperabile il nostro tonno in scatola. ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) rende noti i dati sull’andamento del settore e ne risulta che gli italiani, nel 2016, ne abbiano richiesto più che nel 2015. Rimane dunque uno degli alimenti da noi preferiti, stando anche ad un’indagine fatta dalla Doxa. Non solo: anche la richiesta dall’estero di tonno italiano è in crescita.
Il tonno in Italia
Quasi 1 italiano su 2 (43%) mangia almeno una volta alla settimana il tonno. In particolare amiamo usarlo nella pasta, ma anche nell'insalata o nel tramezzino. Sette sportivi su 10 lo considerano essenziale per la loro alimentazione.
Questi i dati economici che attestano la crescita del settore del tonno in scatola:
- Nel 2016 il valore prodotto complessivamente è stato di 1,2 miliardi di euro (+9% rispetto al 2015)
- La produzione è stata di 74.000 tonnellate (+9%)
- Il consumo è stato di 150.000 tonnellate (+2%)
L’Italia risulta essere il secondo produttore europeo di tonno, dopo la Spagna. Ma nonostante la quantità di tonno italiano comprato da Paesi stranieri sia aumentata nel 2016, il bilancio import/export è negativo: 23.351 tonnellate esportate (+4%) contro 89.941 importate (+4,2%). A riprova che ne vogliamo mangiare davvero tanto!
Più in generale è il settore ittico che aumenta il proprio giro di affari: 1 miliardo e 550 milioni di euro nel 2016, +3% rispetto al 2015.
La soddisfazione del presidente dell’Ancit
Vito Santarsiero, presidente dell’Ancit, ha espresso così la sua contentezza per i dati che abbiamo illustrato:
E in effetti, il tonno contiene Vitamina A, D e magnesio in quantità sostanziose, oltre agli omega3.
Per approfondire: