V erona - Un percorso riservato alle bici che da Grado affianca Alpi, mare e i comuni memoria della Grande Guerra, fino arrivare a Salisburgo (Ciclovia Alpe Adria, Friuli Venezia Giulia); una ciclovia lunga 300km (Garda Adriatico, Emilia Romagna) che collega Lago di Garda, Mincio e Delta del Po; un più impegnativo percorso di montagna che da Colico sale a Bormio, nel pieno della Valtellina (Valtellina Bike, Lombardia).
È – nell’ordine – il podio dell’Italian Green Road Award, l’Oscar del cicloturismo italiano organizzato da viagginbici.com e assegnato alle migliori ciclovie verdi al CosmoBike Show di Veronafiere, la rassegna di riferimento sulla bicicletta in Italia. Ed è anche la sfida italiana lanciata alle più strutturate reti cicloturistiche europee. Una rincorsa possibile, grazie alla svolta in favore della ‘mobilità dolce’ da parte dell’Esecutivo, che ha stanziato 91mln di euro per assecondare un fenomeno da 1,5mln di presenze l’anno. Un certo ritardo è comunque registrabile: dei 44mld di euro di fatturato europeo del turismo in bicicletta, l’Italia raccoglie potenzialmente solo 3,2mld (fonte: Enit) contro i 12mld della Germania.
Per la giuria, presieduta da Ludovica Casellati, la ‘Ciclovia Alpe Adria’ si è aggiudicata il premio anche in virtù «dell’ottimo lavoro di recupero di ferrovie dismesse e riconvertite, e degli ottimi servizi lungo tutto il percorso, con possibilità di inter mobilità (bus e treni attrezzati per il trasporto di biciclette). Natura, arte, cultura – motiva la presidente della giuria dell’Italian Green Road Award – sono gli elementi che caratterizzano il suo lungo percorso che arriva al mare». Menzioni speciali sono andate alla Campania con la ‘La Via Silente’ e all’Abruzzo con ‘Bike to Coast’, mentre il premio ‘Territorio Bike Friendly’ è stato assegnato all’Alto Adige con Brennero e Bolzano, lungo la Valle Isarco. Il Premio della stampa è andato a L’Eroica, uno dei più affascinanti itinerari toscani tra le colline, i borghi del Chianti e le Crete senesi, ma anche un nome che vuole evocare il ciclismo di una volta, fatto di fatica e gusto per l’impresa. E come ogni impresa, una volta completato il percorso il cicloturista potrà richiedere a casa il diploma di “Eroico”, personalizzato con il proprio nome e cognome.
Al CosmoBike Show di Veronafiere (16-19 settembre 2016), il punto su un settore sempre più strategico per l’industria turistica, se è vero che il cicloturista, per la maggior parte straniero, ha un’istruzione medio-alta e altrettanta capacità di spesa, ama i prodotti biologici ed è attento alla tradizione. Sul fronte degli investimenti, il Governo italiano nell’ultima Legge di Stabilità 2016 ha inserito la copertura per la realizzazione di 4 nuove ciclovie turistiche: il Grab – ovvero il Grande raccordo anulare delle bici a Roma -, la “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese”; la “Ciclovia Ven-To” da Venezia a Torino; la “Ciclovia del Sole” da Verona a Firenze. E se l’offerta turistica ha iniziato a seguire i modelli virtuosi europei, mappando itinerari, strutture ricettive e lavorando sui servizi, dal ministero dei Beni Culturali è partita l’idea di adeguare buona parte delle 1.600 vecchie case cantoniere a punti di accoglienza per i turisti su due ruote, camminatori e amanti del trekking a cavallo. (AGI)