R oma - La foto scattata con il dirottatore dell'aereo dell'EgyptAir dal giovane inglese tenuto in ostaggio nei giorni scorsi a Cipro ha certificato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che e' diventato il selfie la via che puo' portare in pochi secondi alla fama planetaria. E tra le ricadute piu' vistose di un fenomeno esploso da quattro anni c'e' la scomparsa degli autografi, ormai soppiantati dall'autoscatto per immortalare l'incontro con un Vip. Per intere generazioni l'autografo aveva avvicinato la star al suo ammiratore, il campione al tifoso, la celebrita' all'uomo comune. Bastava una penna e un pezzo di carta, un pallone o una maglietta per strappare una firma e portarsi a casa un pizzico di fama del Vip di turno. Si spingeva e si sgomitava tra la folla di fan pur di ottenere l'autografo della star amata, magari su una sua foro, e poi soddisfatti lo si conservava come cimelio da esibire ad amici e parenti in occasioni importanti. Ora gli unici autografi ricercati sono quelli d'annata, con i piu' rari che raggiungono ancora cifre sbalorditive grazie alla passione dei collezionisti. Puo' valere quattro milioni e mezzo di dollari la firma di William Shakespeare, ma e' da capogire anche la valutazione dell'autografo che John Lennon appose sul suo album 'Double Fantasy' per Mark Chapman, l'uomo che subito dopo gli sparo': la copia del disco firmato vale 793mila dollari. Un autografio di Jimi Hendrix e' valutato 64mila dollari mentre a 40mila dollari e' stato venduto un vero e proprio pezzo di storia: la copia del Dallas Morning News firmata da John F. Kennedy per una cameriera prima di essere assassinato, il 22 novembre 1963.
Collezionismo, a parte, pero', il selfie ha cannibalizzatro tutto. "Gli autografi non vengono piu' richiesti", conferma un monumento della tv italiana come Pippo Baudo, "oggi i fan vogliono un documento piu' sostanzioso e la foto testimonia un contatto diretto con il personaggio famoso. Da me vengono sia persone giovani che piu' mature e tutti vogliono un selfie. Cio' che piu' mi meraviglia sono i molti bambini che mi chiedono una foto, credo che mi abbiano visto in qualche vecchio filmato visto che da tempo non faccio spettacoli in televisione". I vantaggi del selfie sono numerosi: piu' rapidita', piu' soddisfazione (accanto alla star ci siamo proprio noi, nessuno puo' dubitare dell'autenticita') e piu' condivisione, in pochi secondi e' subito in rete per l'invidia degli amici. Una testimonianza tecnologica che non sbiadira' con gli anni, con l'unica preoccupazione di venire bene in quello scatto non ripetibile. Per il Vip il selfie offre quanto meno il vantaggio di risparmiarsi i crampi alle dita degli autografi in batteria. E qualche volta puo' essere anche una grande soddisfazione, come racconta l'attrice Anna Foglietta, reduce dal successo del film 'Perfetti Sconosciuti'. "Ques'anno al Giffoni Film Festival penso di aver fatto circa 300 selfie in mezz'ora, ed e' stato emozionante vedere questi ragazzi pieni di entusiasmo che desideravano fare una foto con me. L'immagine a differenza dell'autografo lascia un ricordo piu' forte e piu' vivo e il fan diventa il protagonista insieme al Vip". (AGI)