R oma - Finalmente neve. Dopo mesi di attesa e una partenza della stagione sciistica tutta in salita, marzo sta regalando copiose nevicate. Festeggiano gli sciatori che hanno affollato le Dolomiti anche nei mesi scorsi, ma che adesso possono scendere sulle piste, circondati da montagne innevate. Nonostante le rare precipitazioni degli ultimi mesi, la stagione sciistica nel comprensorio di Dolomiti Superski sta andando a gonfie vele, ha spiegato all'Agi il direttore generale, Thomas Mussner, che ha annunciato numeri record.
Le regole per la sicurezza sugli sci - Dare sempre la precedenza allo sciatore che precede, fare attenzione ai cartelli sulle piste, regolare bene gli attacchi degli sci, ma soprattutto "usare la testa". Sono i consigli del presidente dell'Associazione maestri di sci italiani (Amsi), Maurizio Bonelli.
L'esperto, "evitare grandi mangiate e niente alcol"
"Sulle piste ci sono cartelli che segnalano pericoli e incroci, strettoie e dossi", spiega all'Agi il presidente dell'Amsi, "i consigli per gli sciatori sono concentrati nelle 12 regole che affrontano le varie situazioni che si possono trovare quando si scia".
Le piste in diretta - Dolomiti Superski
"Bisogna sempre fare attenzione allo sciatore che precede, chi sta dietro deve essere in grado di prevedere gli spostamenti, anche repentini, e per questo e' importante regolare la velocita' per riuscire a sterzare e non coinvolgere altri sciatori". Un altro punto fondamentale e' prestare attenzione all'attrezzatura: "Lo sci deve essere preparato, si deve curare e trattare e per questo ci sono i centri specializzati" dove si possono noleggiare, spiega Bonelli, maestro di sci da oltre 30 anni. "L'attacco deve essere sempre ben regolato in modo che lo scarpone sia ben attaccato allo sci, consiglio a chi non intende avere attrezzatura propria di avere almeno lo scarpone di proprieta' e noleggiare solo gli sci". Per quanto riguarda il casco, Bonelli ricorda che e' obbligatorio fino a 14 anni, ma che e' consigliabile per tutti: "Ormai sono molto leggeri, resistenti e non attutiscono i suoni, e' consigliabile anche utilizzare il paraschiena per evitare traumi in caso di caduta, ci sono paraschiena molto leggeri che non danno fastidio. Si tratta di un sussidio non tanto per principianti che vanno a velocita' limitata, ma soprattutto per chi affronta discese a una certa velocita'".
Immagini - Le 12 regole per la sicurezza sugli sci
"La cosa piu' importante e' usare la testa, siamo in un ambiente difficile, ci sono tante variabili che dipendono dagli altri, dalla pista, dalla visibilita'", sottolinea ancora Bonelli, ribadendo l'importanza di affidarsi ai maestri di sci. "E' necessario perche' un maestro insegna come affrontare una situazione di pericolo, e' importante non solo per i principianti, ma anche per sciatori piu' esperti. Mettersi sugli sci da autodidatti, con gli amici, diventa pericoloso e tende a bloccare il futuro sciatore, perche' si va nel panico". L'associazione promuove attivita' di sensibilizzazione per la sicurezza sulla piste, perche' "sciare e' bello, ma bisogna farlo in sicurezza e pensarci prima che sia troppo tardi". Quanto agli sciatori che amano andare fuori pista, Bonelli ammette che e' "la sensazione di sciare in liberta' e' bellissima", ma ha ricordato che "ci sono aree in cui e' prevista la possibilita' di uscire dalla pista battuta, ma bisogna assolutamente fare attenzione ai fuori pista non autorizzati perche' si possono creare valanghe e lo sciatore puo' rimanere sotto la neve".
Per il freestyle, per evoluzioni sugli sci, sia in pista che fuori, "bisogna essere ottimi sciatori e conoscere bene le caratteristiche e il rischio della giornata, seguire i bollettini meteo con le condizioni della neve, il pericolo valanghe e avere cura di informarsi". Inoltre, "bisogna avere un'attrezzatura specifica, sci piu' larghi che permettono di rimanere in superficie sulla neve molle". "In Italia siamo 14mila maestri sci, una realta' importante", conclude Bonelli, "380 scuole di sci su tutte regioni alpine ma anche appenniniche, come in Abruzzo, nel Lazio, fino in Sicilia, sull'Etna. Oltre a essere bravi insegnanti siamo anche operatori turistici", tiene infine a sottolineare, "perche' il maestro di sci fa parte della filiera ed e' la persona che sta piu' a contatto con il turista, 2-3 ore al giorno, siamo operatori turistici a 360 gradi". (AGI)