(AGI) - Roma, 11 dic. - Il 2014 non sara' certo un anno daricordare per la viticoltura trentina. La produzione haraggiunto i minimi storici attestandosi ad un meno 25 per centorispetto all'anno scorso. Tutto cio' a causa del clima umido epiovoso (1600 millimetri di pioggia caduti ad oggi) che haprovocato botrite e peronospora, ma anche marciume acido,giallumi, in particolare flavescenza dorata, e problemi diDrosophila suzukii. Un'annata difficile in campo, con unaqualita' delle uve non sempre ottimale, che ha richiesto unnotevole lavoro di selezione in vigneto e un'oculata gestionedei mosti e delle fermentazioni in cantina, ma che ha portato avini bianchi complessivamente buoni e vini rossi soddisfacenticon un livello di qualita' superiore alle aspettative per levarieta' autoctone. Il punto e' stato fatto oggi alla Fondazione Edmund Mach,nell'ambito della 7ˆ giornata tecnica della vite e delvino che ha chiamato a raccolta 180 operatori del settore, traviticoltori, tecnici di campagna ed enologi. L'incontro di aggiornamento, promosso dal CentroTrasferimento Tecnologico e moderato dal dirigente MichelePontalti, ha fatto il punto sull'andamento fitosanitario e haproposto alcuni risultati delle attivita' di sperimentazionecondotte. Si e' parlato di Piano di Azione Nazionale eviticoltura trentina, dato che e' entrata in vigore ladirettiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e iviticoltori trentini sono chiamati a prestare particolareattenzione alla formazione. Nel corso dll'incontro i relatori Mario Malacarne e LucianoGroff hanno spiegato che a causa dell'annata anomala sotto ilprofilo climatico, "il contenuto zuccherino delle uve e'risultato mediamente inferiore alla concentrazione degli anniprecedenti, obbligando a generalizzati interventi diarricchimento con mosti concentrati". L'acidita' totale deimosti e' risultata superiore alla media del 20-30%,principalmente a causa dell'anomala ed elevata presenza diacido malico che non e' stato degradato nelle settimaneprecedenti la raccolta. I vini bianchi trentini presentano un profilo aromaticointeressante anche nelle tipologie aromatiche, soprattutto perle uve provenienti dalla media/alta collina, meno interessatedai problemi sanitari. Piu' critica l'armonia gustativa perqualche eccesso di acidita'. Nei vini rossi le varieta'autoctone si presentano con un livello di qualita' superiorealle aspettative, in particolare nell'intensita' colorante inlinea con le scorse annate. L'acido gluconico, un marcatoredello stato sanitario delle uve, controllato su una panoramicadi vini bianchi trentini, ha evidenziato concentrazionisicuramente superiori alla media, ma confortanti per i viniottenuti da partite vendemmiate con accurata selezione delleuve; maggiore criticita' si e' evidenziata dove e' mancata lacernita alla raccolta.(AGI)Bru