(AGI) - Zagabria, 25 lug. - Il fotografo italiano Stefano Benazzo fa rivivere i naviganti, ma anche gli emigranti e i migranti attraverso una serie di immagini di relitti scattate da decenni sulle coste del mondo. Con "Dei mari e dei destini", in mostra fino all'8 settembre a Rijeka, in Croazia, l'artista italiano punta l'attenzione sui relitti come testimonianza emozionante di uomini che sono stati un elemento fondante della storia economica, sociale e marittima, ma anche del loro coraggio e delle loro sofferenze. Le immagini di Benazzo fissano per le generazioni future le sembianze delle imbarcazioni che gli elementi distruggono ogni giorno di piu', che la lontananza impedisce di vedere di persona e che sono pressoche' impossibili da portare nei musei. I suoi scatti inducono a scavare nel nostro intimo, facendo emergere quanto di ricco e variegato e' in noi. E i suoi relitti paiono, nella fantasia dell'autore, miracolosamente ansiosi di ripartire, con perseveranza, per compiere la loro missione: esprimono speranza di salvezza e di vita.
Benazzo, dopo la laurea in scienze politiche all'Universita' La Sapienza di Roma e i primi lavori presso la Cbs News e il settimanale "Martedi' Sport", vince nel 1974 il concorso al ministero degli Esteri e viene destinato ad alcune fra le piu' importanti ambasciate italiane (Bonn 1976-1980, Mosca 1980-1983 e 1989-1993, Washington 1986-1989 e 1996- 2001). Successivamente e' consigliere diplomatico aggiunto del presidente della Repubblica, ispettore del ministero e degli uffici all'Estero, ambasciatore d'Italia in Bielorussia e in Bulgaria. Ha lasciato la carriera diplomatica nel 2012. E' scultore figurativo e non, modellista in campo navale, automobilistico, motociclistico, architettonico e ferroviario, provetto velista e presidente di un circolo velico sul Lago di Bracciano. La passione per la fotografia, praticata fin da giovane, lo ha spinto a realizzare diversi progetti, esposti dal 2012 in mostre personali e collettive in Italia, Bulgaria e Finlandia. (AGI)
.