(AGI) - Tunisi, 22 mag. - Gli studenti dell'Istituto Scolastico Italiano "G. B. Hodierna" di Tunisi metteranno in scena la tragedia di Sofocle 'Antigone'. L'iniziativa teatrale, prevista per mercoledi' 24 a 'Le 4eme Art', e' stata organizzata dall'Istituto Scolastico G.B. Hodierna in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura di Tunisi e con il Teatro Nazionale della capitale tunisina.
Antigone porta in scena i forti contrasti che caratterizzano la societa' greca del V sec. a.C., ma che nella loro formulazione archetipica continuano a rimanere attuali. I personaggi si scontrano con le loro opposte visioni senza trovare un punto d'incontro, se non quando ormai troppo tardi. Puo' il potere politico, per non apparire troppo debole, tenere conto della sola ragion di stato e non del rispetto dovuto a leggi etiche e, per cio' stesso, immutabili? E puo' tale potere, quando incarnato da un uomo, piegarsi alle ragioni sostenute da una donna?
Antigone, figlia e sorella di Edipo, ha dovuto assistere all'uccisione, per mano l'uno dell'altro, dei suoi due fratelli, Eteocle e Polinice, in lotta per il regno della citta' di Tebe. Il potere, adesso, e' nelle mani dello zio Creonte che ha emanato un bando: solo ad Eteocle saranno riservati gli onori funebri. Il corpo di Polinice, che ha attaccato la citta', rimarra' insepolto. La fanciulla, pero', non puo' accettare che il decreto dello zio le impedisca di rendere anche all'altro fratello quegli onori ai quali la obbligano tanto i vincoli di sangue quanto le leggi non scritte degli dei. Dopo aver cercato invano di convincere la mite e remissiva sorella Ismene, decide di agire da sola.
Scoperta, Antigone viene condannata a essere sepolta viva all'interno di una caverna. A nulla serviranno le parole di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo della fanciulla, per ricondurre il padre verso piu' miti propositi, ne' le spaventose profezie dell'indovino Tiresia. La tragedia seguira' il suo corso col suo strascico di morti e di disperazione. (AGI)
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