Chi gioca ai videogames sviluppa le connessioni neurali fino al punto di risultare molto più recettivo nell’immagazzinare nuove informazioni. I videogames aiuterebbero anche a prendere decisioni, ad accrescere la nostra capacità in quello che in gergo aziendale viene chiamato problem solving, lavorando sulla flessibilità cognitiva.
È stato anche dimostrato che i videogames stimolerebbero esattamente quella parte del cervello che poi determinano stati di ansia e depressione.
Bastano 45 minuti di gioco
Oggi un nuovo tassello si aggiunge al puzzle, perché una recente ricerca della Brigham Young University dimostrerebbe anche come 45 minuti di pausa passati in ufficio a giocare ai videogames con i propri colleghi aumenterebbero esponenzialmente la produttività. Per lo studio, raccontato da timesofindia.com, sono state reclutate 352 persone suddivise in 80 team messi alla prova con una prima manche con semplice gioco per la mente chiamato Findamine.
Come è stata condotta la ricerca
Subito dopo sono stati suddivisi nuovamente in tre mega gruppi ai quali sono stati proposti tre generi di “allenamento” mentale diversi per una durata di 45 minuti: compiti a casa, discussioni e dibattiti su un tema specifico e, appunto, sedute con i videogames. Subito dopo si è tornati a giocare a Findamine, e i risultati sono stati sconvolgenti, le squadre assegnate alle consolle, che hanno scelto di giocare a Rock Band o Halo 4, hanno aumentato il loro punteggio molto più delle altre due squadre.
I ricercatori hanno notato come, a differenza degli altri gruppi, i videogiocatori hanno fatto squadra e hanno costruito un rapporto, utile poi per lo svolgimento delle prove, molto più velocemente. Greg Anderson, il professore associato della Brigham Young che ha diretto la ricerca, infatti ha dichiarato “Le aziende stanno spendendo migliaia e migliaia di dollari per attività di team building, e io sto pensando di acquistare una Xbox!”.