Media e colossi del web alleati contro le bufale. E questa volta si fa sul serio
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  1. Best practice. Quali sono i tuoi standard? Chi finanzia la testata. Qual è la sua mission. Gli impegni etici, il livello di pluralismo, l’accuratezza, la politica in fatto di correzioni et cetera.
  2. Competenze dell’autore. Chi ha scritto questo pezzo? Dettagli sull’autore dell’articolo e link ad altri suoi pezzi.
  3. Genere di articolo. Di cosa si tratta? Etichette che aiutino a distinguere tra articoli di opinione, analisi e contenuti promozionali o sponsorizzati.
  4. Citazioni e riferimenti. Un maggiore accesso alle fonti delle inchieste e degli approfondimenti.
  5. Metodi di lavoro. Perché i giornalisti hanno scelto di occuparsi di questo tema? Come sono state raccolte le informazioni?
  6. Le fonti sono locali? I giornalisti hanno avuto un accesso diretto?
  7. La testata dà spazio a voci di diverso orientamento? Ho di fronte una testata pluralista o schierata?
  8. Quale contributo possono dare i lettori? Gli utenti possono aiutare a stabilire le priorità e contribuire alla raccolta delle informazioni e alle correzioni?
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