Partiamo da un’immagine. Questa:
Si tratta del Mission Control Centre di Argotec che sta seguendo da vicinissimo la terza esperienza dell’astronauta Paolo Nespoli sulla Stazione Spaziale Internazionale. Non è la prima volta che succede. Anche Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, ad esempio, sono passati per questi laboratori.
L’azienda aerospaziale torinese, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e quella Europea, ha contribuito negli anni a preparare molti astronauti in vista delle loro missioni e qui, tra scienziati la cui età media non supera i trent’anni, sono state sviluppate alcune tecnologie che hanno reso meno complicata la loro permanenza nello spazio o che hanno contribuito a portare avanti alcuni progetti della NASA.
Dall’alimentazione rivoluzionaria proposta da Ready to Launch e dallo chef Stefano Polato ai nano-satelliti come ArgoMoon. Lunedì 28 agosto, alle 13.00, questi schermi immortaleranno quello che, per l’Italia, sarà un momento davvero importante: un test, all’interno della stazione spaziale, effettuato dallo stesso Nespoli, di un progetto sviluppato proprio da Argotec. Un test che seguiremo in diretta sulla pagina Facebook di Agi e che vi racconteremo sul sito e sui social.
Il Progetto ARTE
Il futuro delle esplorazioni spaziali è il successo delle missioni future sarà sempre più legato a sistemi in grado di ridurre il controllo e l’intervento umano per la loro manutenzione. ARTE (Advanced Research for passive Thermal Exchange) è nato con l’obiettivo di creare tecnologie, semplici e affidabili, legate proprio allo scambio termico passivo. È un progetto ideato e interamente realizzato da Argotec con il coordinamento e il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nello specifico si tratta di un dimostratore tecnologico contenente quattro heat pipe con fluidi a bassa tossicità che permette di testare questi dispositivi di scambio termico passivo in condizioni di micro-gravità. Il Politecnico di Torino, partner del progetto, ha supportato la creazione del modello di Terra dell’elettronica.
La prima fase dell’esperimento è stata svolta con successo sulla Stazione Spaziale Internazionale ad aprile dell’anno scorso e l’esperimento di lunedì, dalla durata di 6 ore, consentirà di terminare la qualifica del dispositivo.
Washington e il premio dell’American Astronautical Society
ARTE, lo scorso 20 luglio, è stato insignito del “2017 Innovation in Technology Development and Demonstration Award” durante l’ISS Research and Development Conference di Washington. È stato l’unico progetto europeo a ricevere un premio durante l’evento annuale promosso dall’American Astronautical Society.
Alla cerimonia hanno partecipato David Avino, Managing Director di Argotec e l’astronauta Samantha Cristoforetti. “I nostri ingegneri hanno curato il progetto in tutte le fasi” ha detto Avino “dall’idea, nata proprio in azienda, passando alla realizzazione del payload finale per terminare con il supporto real-time dal Centro di Controllo di Argotec, in collegamento con NASA e con la Stazione Spaziale”. Quello stesso centro di controllo in cui vi porteremo lunedì per vivere, insieme e in prima fila, un momento storico per la ricerca aerospaziale italiana.