Abbiamo visto il notch, il foro, i display flessibili. E adesso anche la fotocamera rotante. È la soluzione scelta da Samsung per il Galaxy A80, smartphone di punta della gamma di fascia media presentata dal gruppo sud-coreano.
Lo smartphone con camere rotanti
L'A80 ha un display extra-large: 6,7 pollici. Cioè più di S10 e Note 9, i top in casa Samsung. Lo schermo è privo di interruzioni: bordi ridotti al minimo, niente notch (la tacca frontale che incorpora i sensori) e niente foro (il design scelto anche da Samsung per il Galaxy S10 presentato a marzo). E allora dov'è la fotocamera? È questa la soluzioni più curiosa: gli obiettivi sono “rotanti”. Quando si attiva la fotocamera e si sceglie di fare un selfie, una porzione posteriore dello smartphone scorre verso l'alto e “ribalta” i tre obiettivi (il principale da 43 MP, uno da 8 “ultra wide” e un 3D Depth). Pur di creare uno smartphone a tutto schermo, dunque, Samsung ha escogitato questa trovata. Anche Vivo, nel 2018, aveva proposto un display privo di buchi e tacche, preferendo però una fotocamera “pop-up”, che spuntava fuori dall'interno del dispositivo alla bisogna.
Pro e contro (al primo sguardo)
Controindicazioni? Un movimento meccanico come quello dell'A80 potrebbe essere un rischio. Ma per avere conferme sulla sua solidità si dovrà aspettare. Le dimensioni dello smartphone sono notevoli: 165,2 millimetri di lunghezza per 76,5 di larghezza (decisamente oltre quelle dell'S10 Plus). Si avvertono però anche peso e spessore. Quest'ultimo è di 9,3 millimetri. Vuol dire 1,5 in più degli S10 e 1,4 rispetto al fratello di pari dimensioni, l'A70 (che non ha camere rotanti). Sembra quindi che questo ingombro sia dovuto proprio alla principale novità dell'A80: la scorrimento esige un “doppio strato” per funzionare a dovere. Il display liscio è di sicuro impatto, ma non rivoluziona il rapporto tra la superficie complessiva e quella utilizzabile. Sarà il mercato a decidere se ripagare lo sforzo d'inventiva di Samsung. Il prezzo sconfina dalla fascia media: 679 euro.
L'egemonia del selfie
Dietro una soluzione inedita, c'è una scelta: Samsung ha definito i nuovi Galaxy A gli smartphone della “live era”. Cioè dell'epoca della condivisione in diretta, con l'obiettivo spesso rivolto verso se stessi. Ruotando le fotocamere, scompare la distinzione che tradizionalmente (ma non sempre) vuole il set posteriore più potente di quello frontale. Nell'A80 sono alla pari perché, semplicemente, gli obiettivi sono fisicamente gli stessi. Sotto la scocca, lo smartphone ha un processo Octa-Core, 8 GB di RAM, memoria interna di 128 GB e batteria da 3.700 mAh con possibilità di ricarica veloce. L'intelligenza artificiale amministrerò il dispendio energetico delle app imparando dalle abitudini d'uso dell'utente. Tre i colori: Phantom Black (nero), Angel Gold (oro) e Ghost White (bianco).
Gli altri dispositivi della gamma A
Oltre all'A80, Samsung ha presentato anche A10, A20e, A40, A50 e A70. Il modello d'ingresso è l'A10: 159 dollari per uno smartphone di 6,2 pollici, batteria da 3400 mAh, fotocamera posteriore da 13 MP e frontale da 5. L'elemento distintivo del design è il notch “a goccia”, cioè una piccola tacca centrale che interrompe la continuità del display. Lo stesso stile, con piccole variazioni, è comune a tutti i fratelli della nuova linea, fatta eccezione per l'A80. L'A20e ha un display da 5,8 pollici. Le camere posteriori diventano due e la batteria guadagna potenza (4000 mAh) e possibilità di ricarica rapida. Sale il prezzo, a 189 euro. Ne servono 259 per l'A40, dispositivo con schermo da 5,9 pollici. Migliora sensibilmente il set delle fotocamere (con quella frontale da 25 MP) e la RAM sale da 3 a 4 GB. Le dimensioni tornano ad ampliarsi con l'A50: 6,4 pollici e tripla fotocamera posteriore. Sale anche il prezzo, a 359 euro. L'A70 raggiunge le dimensioni dell'A80: 6,7 pollici. L'obiettivo principale è da 32 MP e la batteria da 4.500 mAh. La RAM passa a 6 GB. Rispetto al collega di pari dimensioni, però, ha fotocamere “classiche” e un prezzo decisamente inferiore: 419 euro.
La ricetta di Samsung
Con questi nuovi dispositivi, Samsung punta sulla fascia media, in passato trascurata per spingere quella più alta, e su un pubblico giovane. “Volevamo che la tecnologia di alto livello fosse disponibile per tutti”, ha spiegato Fabio Invernizzi, Marketing Manager di Samsung Italia. Che il gruppo coreano si rivolga soprattutto ai giovani lo ha detto esplicitamente DJ Koh, capo della divisione mobile: “Una nuova generazione di giovani sta emergendo. Vivono per condividere le loro esperienza, in tempo reale”. La formula scelta da Samsung per conquistarli è fatta di prezzi moderati, multimedialità e diversificazione di costi, prestazioni e dimensioni.