Perché tutti 'parlano' con gli emoji, vero alfabeto di Internet
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I primi simboli alla fine degli Anni '90

Alla fine degli anni '90 il progettista Shigetaka Kurita, che a quel tempo lavorava per NTT DoCoMo, uno dei maggiori operatori telefonici giapponesi, si occupava di sviluppare la piattaforma web per il mobile. Visti però i limiti della visualizzazione sui primi schermi degli smartphone giapponesi, Kurita aveva deciso di sviluppare alcuni pittogrammi per rendere più efficace la comunicazione. Il nome emoji deriva da una parola giapponese che letteralmente significa ‘carattere dell’immagine’. Ecco come i primi 172 simboli sono entrati nel mondo del web.
 Emoji
 Foto(Cnn) -  Emoji

Perché le emoji non possono diventare una lingua

  • Il vocabolario è molto ristretto, anche se ogni anno vengono introdotti nuovi simboli, attualmente ne esistono circa 2000.
  • Le forme pittografiche, a differenze di una qualsiasi lingua, non danno la possibilità di esprimere concetti astratti. I simboli si prestano per parole come ‘melanzana’, ‘pizza’, o per mandare un sorriso, un bacio, un saluto, ma è molto difficile parlare ad esempio di ‘femminismo’.
  • Manca una struttura grammaticale che in una lingua viene usata continuamente e permette di creare frasi articolate.

Comunicare emozioni nell’era digitale

Ma se le emoji non sono una lingua allora come si possono considerare? Molti credono che siano strumenti solo per adolescenti e che porteranno all’analfabetismo. Ma questo è un pregiudizio che non tiene conto, invece, di quanto le emoji incidano come strumento di comunicazione. Se è vero che la lingua permette di fare discorsi complessi, una parte importante della comunciazione dipende dal linguaggio non verbale. Quando si parla non contano solo le parole, ma anche i gesti, l’espressione del viso, il linguaggio del corpo e l’intonazione della voce. Tutti strumenti che servono per accentuare il messaggio trasmesso dalle parole. Un tipo di sguardo o un sorriso, spesso aiutano la comprensione del discorso. Parlare sul web è diventata un’abitudine, ma non sarà mai come un incontro faccia a faccia. Il linguaggio digitale è povero e le sfumature di un discorso tendono a perdersi. Ed ecco che un emoji può aiutare. Esso compie la funzione del gesto, dell’intonazione della voce e del linguaggio del corpo.
emoji smartphone
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