AGI - I negozi americani di Apple inizieranno oggi a vendere Vision Pro, il visore per realtà mista (aumentata e virtuale) da 3.499 dollari del colosso tecnologico, il primo nuovo prodotto di una certa rilevanza dal debutto dell'Apple Watch nove anni fa. "Vision Pro è un dispositivo rivoluzionario", ha assicurato Tim Cook, "anni avanti" rispetto ai suoi concorrenti. Tuttavia, gli occhiali per realtà aumentata e i visori per realtà virtuale o mista non sono una novità. Meta (Facebook, Instagram), vicino di Apple nella Silicon Valley, ha ampiamente contribuito all'emergere di questo mercato con le sue cuffie Quest e gli occhiali Ray-Ban, ma anche con l'idea che il futuro di Internet sarebbe in una sorta di "metaverso" ", dove i nostri ambienti fisici e digitali si mescolano.
L'impatto sul mercato
Aziende, esperti e privati che credono in questo futuro attendevano però con impazienza il primo dispositivo Apple. Perché il marchio della mela ha la reputazione di lanciare solo prodotti ultra-sofisticati, che stabiliscono il "must" per il resto del settore. Le prime recensioni, tuttavia, sono contrastanti, soprattutto considerando il prezzo proibitivo. Si tratta di un "prodotto impressionante, che ha richiesto molti anni di lavoro e miliardi di dollari di investimenti", ma "anche dopo averlo provato, non si capisce chi lo utilizzerà e per cosa", ha scritto il New York Times.
Chi lo ha provato si è detto affascinato dalla qualità dell'immagine e dalla facilità d'uso: basta fissare un'app e toccare con le dita per aprirla o chiuderla. Ma è meno entusiasta dall'ingombro della batteria dai "personas", gli strani avatar fotorealistici che impersonano gli utenti durante le videoconferenze. "Ha le caratteristiche tipiche di un prodotto di prima generazione: pesante, con una batteria che si scarica velocemente e quelle personas..." ha sintetizzato la giornalista del Wall Street Journal Joanna Stern. "Ma senza questi difetti, possiamo immaginare che sarà più piacevole indossare questo visore piuttosto che tenere il telefono davanti al viso", ha detto. "E per lavorare e guardare film, non è davvero male."
Le previsioni di Apple
Nell'ambito di una vasta campagna promozionale, Cook è apparso giovedì sulla copertina di Vanity Fair, con indosso le Vision Pro. Il visore, che Apple ha presentato come la prima incursione nel campo del "calcolo spaziale", permette di avere intorno a sé schermi virtuali di diverse dimensioni, per lavorare, chattare con gli amici o guardare video. Criticata per la mancanza di applicazioni disponibili sul Vision Pro - il loro numero è stato recentemente stimato a 150 - Apple ha annunciato giovedì di averne più di 600.
"Queste incredibili app cambieranno il modo in cui viviamo l'intrattenimento, la musica e i giochi", ha promesso Susan Prescott, vicepresidente Worldwide Developer Relations di Apple. Piattaforme molto popolari, come Netflix o YouTube, hanno scelto per il momento di non progettare applicazioni ad hoc per Vision Pro, a differenza della Disney, che deve rendere disponibili 150 film in 3D già momento del lancio.
Il Vision Pro può essere provato su appuntamento negli Apple Store negli Stati Uniti, per aiutare i consumatori a prendere confidenza. Gli analisti di Wedbush Securities prevedono che Apple ne venderà circa 600.000 unità quest'anno, soprattutto contando sul fatto che "la prossima versione del Vision Pro dovrebbe costare molto meno, circa 2.000 dollari". "Crediamo inoltre che i modelli futuri assomiglieranno agli occhiali da sole e offriranno una gamma molto più ampia di funzionalità agli utenti".