AGI - All'esterno forme morbide ed eleganti, realizzate con i materiali più avanzati, e all’interno il cuore del potente motore Pagani V12. La società emiliana, fondata dall'italo-argentino Horacio Pagani, ha svelato la sua nuova hypercar, la Pagani Utopia. Un bolide da oltre 2 milioni di euro, il terzo dell'azienda dopo Zonda e Huayra. Per realizzarla, Pagani ha impiegato sei anni: telaio monoscocca in carbo-titanio e carbo-triax e un motore V12 biturbo di sei litri da 864 cavalli.
La presentazione di Utopia è avvenuta in una cornice d'eccezione: la Sala del Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, che ospita i disegni originali di Leonardo Da Vinci. A rendere ancora più forte il legame tra il design delle Hypercar Pagani e la figura di Leonardo, un eccezionale prestito della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che ha permesso che sei disegni originali, dedicati anche agli studi sull’aria, lasciassero temporaneamente i caveau per dare vita alla mostra temporanea “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani Utopia”.
Curata da Pagani Automobili e Pietro Marani, uno dei maggiori conoscitori dell’artista toscano e autore di numerosi volumi a lui dedicati, l’esposizione offre un doppio percorso. Da un lato la straordinaria genialità di un uomo capace - sei secoli fa - di rappresentare anche l’invisibile attraverso una rassegna di fogli tratti dal Codice Atlantico e dedicati agli studi sull’aria e la loro applicazione; dall’altro il pensiero che ha portato il designer Horacio Pagani e il suo team a concepire il progetto Utopia. Una doppia visione tra forma e funzione.
Il visitatore potrà seguire la genesi del progetto Pagani Utopia attraverso una serie di pannelli dedicati: dalle fonti di ispirazione ai primi disegni dell’auto, dalle scelte cromatiche ai materiali utilizzati, sintetizzati in un moodboard tridimensionale. Un percorso creativo che culmina nella Sala del Cenacolo dove si potrà vedere da vicino la nuova Hypercar Pagani. Ad arricchire la mostra, la sezione dedicata alla “Storia di un sogno”, l’avventura di un giovane Horacio Pagani che dall’Argentina arriva a Modena con un desiderio: realizzare l’auto più bella del mondo.
“All’ingresso del Museo, il visitatore viene accolto da una frase che reca con sé un significato profondo: Scienza è Cultura. Questa espressione racchiude l’essenza stessa del Museo come luogo dedicato a Leonardo da Vinci e, come lui, sintetizza la contaminazione tra saperi, anime diverse ma complementari che insieme sono in grado di dare comprensione della realtà. È proprio questo dialogo tra arte, scienza e tecnica, che è parte fondante dell’identità del Museo. E, inoltre, la scoperta e l’invenzione che sempre ci sorprendono si intrecciano con la fondamentale capacità di progettare e realizzare: e quindi conferire concreto valore all’ingegno umano ”, dichiara Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia. Da parte sua Pagani ha sottolineato: "Presentare la nostra nuova vettura a Milano in questa cornice straordinaria del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ha un sapore particolare. Leonardo è stato molto creativo qui a Milano, credo abbia vissuto un bellissimo periodo in questa città. L’artista ha influito moltissimo nella mia vita fin da quando ero ragazzo, è stato l’ispirazione dei concetti fondamentali di Arte e Scienza che ci guidano nel nostro lavoro. E quindi essere nel museo che porta il suo nome e avere accanto alla nostra auto i suoi disegni originali è per me un’emozione veramente indescrivibile”.