AGI - Vuole costruire il più grande centro di ricerca sulla robotica del Regno Unito nel sito di Hullavington Airfield, vicino al suo centro di progettazione a Malmesbury, nel Wiltshire. Senza dimenticare, il laboratorio di Londra e la sede (contestata) di Singapore. James Dyson, l’uomo che ha cambiato la faccia di aspirapolveri, asciugatori per capelli e ventilatori, che secondo il secondo il Sunday Times ha un patrimonio netto di 23 miliardi di sterline, con l’azienda che porta il suo nome vuole puntare sulla robotica.
Mercoledì scorso la compagnia, in occasione della Conferenza Internazionale sulla Robotica e l’Automazione (ICRA) di Philadelphia (2 mila presenze, la metà ingegneri), ha pubblicato fotografie di bracci robotici utilizzati in ambienti domestici: uno che pulisce i mobili, un artiglio che raccoglie i piatti è anche una macchina simile a una mano che raccoglie un orsacchiotto.
Va detto che a frenare la diffusione dei robot in casa c’è il fatto che ancora non sono in grado di afferrare oggetti fragili o di superare ostacoli imprevisti. Risolvere questi e altri problemi potrebbe creare nuovi mercati per l'azienda.
Non solo foto. Davanti ad una platea di esperti di specialisti del settore, “Dyson - ha fatto sapere - si trova a metà della più grande campagna di assunzioni di ingegneri della sua storia. Quest’anno più di 2.000 persone sono entrate a far parte dell’azienda, il 50% delle quali sono ingegneri, scienziati e programmatori”.
L’intenzione è di assumere 700 persone in più nel campo della robotica nei prossimi 5 anni. Il piano generale prevede “la creazione del più grande e avanzato centro di robotica del Regno Unito presso l’aeroporto di Hullavington e di portare la tecnologia nelle nostre case entro la fine del decennio”. Il sito di Hullavington era stato ideato come spazio per lo sviluppo di un'auto elettrica. Ma, nonostante inizialmente credesse che la sua auto potesse essere il prossimo prodotto Dyson, il progetto è stato abbandonato. Ora ce n’è un altro. Ambizioso.
L’interesse di Dyson per la robotica non è nuovo. Il magnate ha già dichiarato che avrebbe speso 2,75 miliardi di sterline dal 2020 al 2025, inclusi 600 milioni di sterline quest'anno, per lanciare nuovi prodotti e tecnologie di ricerca, tra cui robotica e batterie.
Jake Dyson, il figlio del fondatore che ora lavora come ingegnere capo dell'azienda, ha parlato della robotica come di “una grande scommessa”. Il settore “guiderà la ricerca in tutta Dyson, in aree in cui convergono ingegneria meccanica, sistemi di visione, apprendimento automatico e accumulo di energia. Abbiamo bisogno che i migliori talenti nel mondo si uniscano a noi”.