AGI - È un programma che consente di poter ordinare pezzi ufficiali di ricambio e che allega anche le istruzioni per sostituire componenti difettosi all'interno dei dispositivi, senza doversi per forza rivolgere ai punti di assistenza sul territorio. Si chiama fai-da-te ed è una pratica molto comune. Solo che a lanciarla è Apple, azienda che ha fatto dei propri componenti hardware (e della loro costosa riparazione) un elemento distintivo.
Solo strutture qualificate e certificate potevano mettere le mani sui device della mela morsicata. Le cose stanno cambiando. Cupertino infatti ha lanciato il programma fai-da-te (anche Samsung ha in fase di lancio un servizio analogo) negli Stati Uniti (il servizio arriverà entro la fine dell’anno anche in Europa e in Italia).
Prezzi analoghi all'assistenza tradizionale
Ma ci sono una serie di “ma”, uno è il prezzo. Fra la riparazione fai-da-te e quella dell’assistenza tradizionale, a stare ai prezzi degli States, non c’è differenza. Lo ha dichiarato proprio Apple, secondo cui i prezzi per i componenti, che vanno dai 0,20 dollari per le viti ai 312 dollari per un kit display per iPhone 12 Pro Max, sono gli stessi di quelli disponibili per la rete esistente di rivenditori di riparazioni autorizzati di Apple.
Si risparmia qualcosa però se si restituiscono i pezzi cambiati. "Per determinate riparazioni - fa sapere la società - i clienti riceveranno un credito al momento della restituzione di una parte sostituita per il riciclo".
Non solo prezzi analoghi. Apple da una parte apre al fai-da-te, dall’altra spinge i consumatori a utilizzare i canali tradizionali. "La riparazione self-service fa parte degli sforzi di Apple per espandere ulteriormente l'accesso alle riparazioni. Per la stragrande maggioranza dei clienti che non hanno esperienza nella riparazione di dispositivi elettronici, rivolgersi a un fornitore di riparazioni professionale con tecnici certificati che utilizzano parti originali Apple è il modo più sicuro e affidabile per ottenere una riparazione".
Perchè il servizio fai-da-te
Il lancio del servizio arriva dopo che i sostenitori del right-to-repair movement (il movimento del "diritto alla riparazione”. Tra i membri anche il co-fondatore di Apple Steve Wozniak) hanno a lungo fatto pressioni su legislatori e società tecnologiche affinché offrissero ai consumatori la possibilità di riparare i gadget da soli. A luglio scorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva approvato un ordine esecutivo che ordinava alla Federal Trade Commission di emanare regole che impedissero ai produttori di imporre restrizioni che rendono difficile la riparazione dei dispositivi.
Le restrizioni al fai-da-te "possono aumentare in modo significativo i costi per i consumatori, soffocare l'innovazione, chiudere opportunità commerciali per le officine di riparazione indipendenti, creare inutili rifiuti elettronici, ritardare le riparazioni tempestive e minare la resilienza", aveva dichiarato a luglio la presidente dell'FTC Lina Khan.
Self service repair store
Come funziona il servizio di Apple? Cupertino ha organizzato un vero e proprio negozio. Si chiama Self Service Repair Store: ci si collega, si seleziona il prodotto da riparare e il componente interessato, per poi ritirare il tutto nei centri autorizzati. I pezzi di ricambio sono tutti certificati Apple, gli stessi che vengono utilizzati quando si ricorre all'assistenza.
Facciamo qualche esempio. L’iPhone 12 Display Bundle (per riparare lo schermo) costa 269,95 dollari. Che diventano 236,35 se restituisci la parte sostituita. Su Amazon il kit (non originale) sta sui 200 dollari. L’iPhone 12 Battery Bundle (per cambiare la batteria) costa sul Self Service Repair Store di Apple 46.84 dollari. Su Amazon la stessa batteria la trovi (non originale) a 30 dollari.
Cacciaviti speciali
Cupertino ha pensato anche alla strumentazione. Ma anche in questo caso non stiamo parlando per intendersi di normali cacciaviti, ma di strumenti appositamente tarati. Comprare un Torque Driver per 85 dollari e usarlo una o due volte è veramente troppo.
"Apple offrirà kit di noleggio strumenti per 49 dollari, in modo che i clienti che non desiderano acquistare strumenti per una singola riparazione abbiano comunque accesso a questi strumenti di riparazione professionali. I kit di noleggio per una settimana verranno spediti ai clienti gratuitamente".
Cosa c’è nella cassetta degli attrezzi
Nel dettaglio, il programma Self Service Repair di Apple è stato lanciato negli States con 200 pezzi di ricambio (tra schermi, batterie e fotocamere) per riparare i vari modelli di iPhone 12, iPhone 13 e iPhone. Nei prossimi mesi il programma coinvolgerà anche i nuovi Mac, quelli con processori Silicon.