AGI - Il secondo satellite della costellazione Cosmo-SkyMed, finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana con fondi assegnati dal Ministero dell'Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa, è stato lanciato dalla base di Cape Canaveral Air Force Station.
La costellazione rappresenta un fiore all'occhiello dell'industria spaziale italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio e con il contributo di un numero significativo di piccole e medie imprese. Il lancio del satellite di seconda generazione è arrivato dopo diversi rinvii dovuti anche al maltempo.
Il decollo è avvenuto 11 minuti dopo la mezzanotte italiana a bordo del vettore Falcon 9 della società americana SpaceX. Un nuovo importante traguardo per l'Italia che con questo lancio si aggiudica nuovamente un posto di primo piano nel campo dell'osservazione della Terra. Con il secondo satellite della costellazione, il sesto in orbita, saranno ampliate l'operatività e le capacità complessive dell'intera costellazione Cosmo-SkyMed, in linea con gli obiettivi prefissati dall'Asi e dal Ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto, nel ruolo di committenti, l'intero programma di sviluppo. Cosmo-SkyMed è la prima costellazione di satelliti a uso duale che da oltre quindici anni è impegnata nel monitoraggio dell'ambiente e del territorio, nella sicurezza e nella gestione delle emergenze.
“Il successo di questo lancio rappresenta un momento cruciale per l’intera costellazione Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione che, così ampliata e in vista della configurazione finale di 4 satelliti, garantirà un vero e proprio salto in termini di tecnologia e prestazioni, consolidando a livello mondiale la leadership di Thales Alenia Space nelle infrastrutture spaziali di Osservazione radar della Terra. Oggi, la seconda generazione punta infatti a definire lo standard di prestazione per tutti i sistemi di osservazione radar dallo Spazio. – ha commentato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Cosmo-SkyMed è una storia di successo industriale nonché la dimostrazione della nostra grande capacità di operare attraverso una collaborazione con i diversi attori del comparto spaziale, come l’Agenzia Spaziale Italiana e il Ministro della Difesa. Pertanto, mantenere all’avanguardia l’intera costellazione Cosmo-SkyMed, guardando con lungimiranza al futuro, è fondamentale per preservare il primato di tutta la nostra industria e della sua filiera in un mercato spaziale in continua evoluzione, nonché per assicurare la continua generazione di dati fondamentali per esigenze di sicurezza e sostenibilità”.
“Siamo orgogliosi come Gruppo Leonardo e come Telespazio di essere tra gli artefici dello sviluppo e dell’affermazione della più evoluta costellazione satellitare radar al mondo - ha dichiarato Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore Delegato di Telespazio - Cosmo-SkyMed, con le sue capacità operative fortemente innovative, contribuisce fin dal 2007 al monitoraggio continuo della superficie terrestre, ai bisogni relativi alla sicurezza e alla gestione degli eventi naturali fornendo un contributo di primaria importanza ai suoi utenti sia civili che della Difesa”.
Con il posizionamento in orbita anche del secondo satellite che usufruisce delle più recenti tecnologie e soluzioni ingegneristiche CSG andrà progressivamente a sostituire il sistema di prima generazione, incrementando le prestazioni del sistema, ed estendendo significativamente il campo delle applicazioni offerte, in vista della configurazione finale di quattro satelliti.
L’intero sistema, compreso il segmento di terra, imposterà lo standard di prestazione per tutti i sistemi di osservazione radar dallo spazio, in termini di precisione, qualità dell'immagine e servizi flessibili per l'utente.
Nel corso degli anni i dati restituiti dal sistema Cosmo-SkyMed hanno fornito informazioni fondamentali nel monitoraggio dell’ambiente e del territorio, nella sicurezza o nella gestione delle emergenze. In qualità di missione partecipante al programma europeo Copernicus, ad esempio, Cosmo-SkyMed è stato utilizzato dal servizio di Emergency Mapping-Rapid Mapping della Commissione Europea, guidato da un consorzio internazionale guidato da e-GEOS (Telespazio 80%/ASI 20%), per monitorare la recente eruzione vulcanica sull’isola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, contribuendo con dati e mappe al controllo dei movimenti della lava.
Il lavoro effettuato sull’isola ha mostrato una delle caratteristiche più innovative dei satelliti Cosmo-SkyMed di seconda generazione, la capacità di acquisire dati con due -in alcune modalità quattro- polarizzazioni diverse, con importanti benefici in termini di rapidità nella risposta e di efficienza nell’uso della risorsa satellitare, dal momento che in passato lo stesso risultato si otteneva con molteplici passaggi del satellite.
Il ruolo dell’industria
Per Cosmo-SkyMed l'industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese. Thales Alenia Space è responsabile dell'intero programma Cosmo-SkyMed di Seconda Generazione, inclusa la progettazione e lo sviluppo dei satelliti e la progettazione, l'integrazione e la messa in servizio del sistema end-to-end. Telespazio è responsabile della progettazione e dello sviluppo del segmento di terra CSG e della fornitura dei servizi di logistica integrata e operazioni (ILS e OPS).
Dal Centro spaziale del Fucino di Telespazio, joint venture Leonardo (67%) e Thales (33%), viene gestita la fase di lancio e messa in orbita (LEOP - Launch and Early Orbit Phase) del satellite e da qui sono acquisiti i primi dati di telemetria inviati dal satellite.
Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica
I dati di Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo da e-GEOS, joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%), che sviluppa applicazioni e fornisce servizi operativi basati sugli stessi dati.