AGI - Da un po' si parla del passaggio di Huawei dal mercato delle telecomunicazioni a quello dell'auto elettrica. Più che altro indiscrezioni, fino a quando allo ‘IAA Mobility 2021’ di Monaco non ha presentato la sua soluzione per l’auto intelligente.
Punto critico
"L'industria automobilistica si trova oggi a un punto critico nella sua trasformazione a favore di una mobilità connessa, autonoma, condivisa ed elettrica. In questo processo si prevede che le tecnologie svolgeranno un ruolo sempre più importante, motivo per cui sono così ben accolte dal settore", ha affermato Tang Ming, Vice Presidente Huawei Intelligent Automotive per l’Europa. "Potendo contare sulla nostra comprovata esperienza e sulle nostre competenze sviluppate in oltre 30 anni nel campo ICT, Huawei ha lanciato soluzioni e componenti intelligenti per automobili, con l’obiettivo di supportare i produttori europei nella costruzione di veicoli intelligenti a prova di futuro".
Il sistema 'full-stack'
Ma in cosa consiste la soluzione di guida autonoma ‘full-stack’ di Huawei? L'obiettivo è quello di consentire a chi guida nelle città di abilitare facilmente una modalità di navigazione assistita in qualsiasi scenario e in qualsiasi condizione atmosferica e di traffico: dallo spostamento da un parcheggio all’altro alla guida in condizioni meteo avverse.
La soluzione di Huawei si basa su algoritmi, un centro di calcolo e sensori con l’obiettivo di raggiungere una guida completamente autonoma attraverso investimenti di lungo termine che favoriscano lo sviluppo di veicoli intelligenti e connessi.
Uno degli obiettivi è quello di promuovere il sistema operativo HarmonyOS - quello che la casa cinese ha dovuto sviluppare in fretta e furia per far fronte all'impossibilità di utilizzare i servizi di Google - per il settore automotive. Non a caso, si evince da una nota dell'azienda: "Se potessimo utilizzare un solo sistema operativo per ciascun dispositivo, sia esso un elettrodomestico, una presa o una lampada, riusciremmo ad eliminare le attuali limitazioni che caratterizzano l'esperienza d’uso". Segno che Huawei si prepara a emulare la strategia di Xiaomi (lo smartphone come hub di tanti prodotti: dal frullatore al monopattino) che non a caso ha di recente annunciato l'ingresso nel settore del'auto elettrica.
Iper connesso
Nell’abitacolo intelligente di Huawei, sostiene l'azienda, si potranno utilizzare facilmente diversi dispositivi attraverso le app integrate all'interno della propria auto. Ad esempio, utilizzando un'app per musica o video, i conducenti potranno subito trasformare l’abitacolo in un ufficio mobile, un cinema privato o un box KTV con stereo, schermo e telecamere. Inoltre potranno controllare a distanza gli elettrodomestici di casa direttamente dall’auto. Ad esempio impostare l’impianto di aria condizionata a una temperatura ottimale prima di arrivare a casa.
Ma al di là di quelli che sembrano semplici gadget, l'intenzione è quella di offrire un'esperienza visiva di qualità superiore nei veicoli. Il sistema ‘AR-HUD’ di Huawei offre un angolo di visuale che può raggiungere i 13x5 gradi, coprendo così più corsie contemporaneamente. Pertanto, durante la guida, ‘AR-HUD’ trasforma un normale parabrezza in uno schermo HD da 70 pollici per visualizzare tutte le informazioni di guida necessarie. In questo modo i conducenti possono tenersi informati, ad esempio apprendendo informazioni chiave sugli strumenti o sulla navigazione, il tutto senza mai distogliere lo sguardo dalla strada.
Questo sistema permette anche di migliorare l'attenzione e la sicurezza dei conducenti. Quando si guida in condizioni meteorologiche avverse, ‘AR-HUD’ utilizza sensori e realtà aumentata per visualizzare informazioni e importanti avvisi su pedoni, veicoli e ostacoli che potrebbero essere altrimenti difficili da notare a occhio nudo.