Facebook ha già un “centro informazioni sul coronavirus” e limita la circolazione dei contenuti bollati come bufale. Tra poco inizierà a pescare chi ha “interagito con contenuti di disinformazione dannosi relativi al Covid-19”. In sostanza, gli utenti che hanno cliccato, messo un like o commentato le panzane sull'epidemia vedranno comparire sulla propria bacheca “nuovi messaggi” che “permetteranno di consultare i miti sfatati dall'Oms”.
Lo spiega Guy Rosen, vicepresidente Integrity di Facebook. “Vogliamo connettere le persone che potrebbero aver interagito con informazioni errate e dannose sul virus con la verità proveniente da fonti autorevoli”. La novità sarà diffusa “nelle prossime settimane”.
I falsi miti sul coronavirus
Le informazioni che compariranno sulla bacheca sono legate alla sezione “myth busters” dell'Oms, uno spazio in cui l'Organizzazione mondiale della Sanità ha raccolto le bufale sul Covid-19, spiegando perché sono castronerie. Qualche esempio: il 5G accelera l'epidemia, prendere il sole previene il contagio, trattenere il respiro per dieci secondi senza tossire significa non essere infetti, bere alcolici protegge dal coronavirus, freddo e neve uccidono il Covid-19, fare una bagno caldo rende immuni.
Dalle parole di Rosen sembra che questa comunicazione mirata riguardi solo i casi più gravi, cioè quelli “rimossi dalla piattaforma perché in grado di causare danni fisici imminenti”. Come ad esempio la bufala del consumo di candeggina curi il coronavirus o la negazione che il distanziamento sociale sia utile. Solo in questi casi, infatti, i post vengono oscurati. Menlo Park parla di “centinaia di migliaia di notizie false” eliminate.
Cosa ha fatto Facebook contro le bufale
Nella maggior parte dei casi, la piattaforma non elimina i post. Se un contenuto viene giudicato falso dalla rete di partner incaricati di verificare le notizie, Facebook riduce la distribuzione del post e mostra delle etichette di avvertimento. La verifica non tocca solo la notizia esaminata ma anche quelle simili, che vengono quindi smentite di riflesso. Ecco perché, spiega Rosen, nel mese di marzo sono stati analizzati circa 4.000 articoli ma i post interessati da etichette e circolazione ridotta sono stati molti di più: 40 milioni.
Il metodo, pur non arrivando al bando del contento, secondo Facebook sta funzionando: “In circa il 95% dei casi, quando le persone hanno visualizzato gli avvisi, non sono andate a vedere il contenuto originale”. Ha cliccato sul post solo un utente su venti. La società ha anche rivelato quanti iscritti sono entrate nel “Centro Informazioni sul Covid-19”, una sezione che contiene dati aggiornati da fonti autorevoli. Compare nella colonna “esplora” o con pop-up su Facebook e Instagram. Ci hanno cliccato su 350 milioni di persone.
Nei prossimi giorni, il centro informazioni si arricchirà di una nuova sezione, chiamata “Get the Facts”. Includerà solo articoli approvati dai partner di fact checking e selezionati dalla redazione interna di Facebook. Per ora, però, questo aggiornamento arriverà solo negli Stati Uniti.
Factchecking, si allarga la rete
Facebook ha rafforzato il supporto ai partner incaricati di controllare l'attendibilità delle notizie sul Covid-19 con un programma da un milione di dollari. I primi 13 beneficiari (tra i quali Pagella Politica in Italia) sono già stati svelati. Altri “saranno annunciati nelle prossime settimane”. Da inizio marzo, Facebook ha siglato accordi con otto nuovi partner ed esteso la copertura ad altro 12 Paesi. La rete è al momento composta da 60 organizzazioni che rivedono contenuti in oltre 50 lingue.
Bolsonaro licenzia il ministro della Salute
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha licenziato il suo popolare ministro della salute Luiz Mandetta dopo una settimana di stallo tra i due uomini che sono su posizioni diametralmente opposte sul modo di affrontare la pandemia del coronavirus.
Mandetta ha annunciato la notizia su Twitter. Ha difeso l'isolamento sociale, mentre il presidente insiste che l'impatto della pandemia sull'economia brasiliana in difficolta' e' piu' importante della perdita di vite umane.
Di Maio: per la Fase 2 la priorità è la vita delle persone
Tutti vogliamo riavviarci alla riapertura, ma deve essere intelligente". Lo ha detto a Stasera Italia su Retequattro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando della fase 2 e della possibilità che la riapertura non avvenga a livello nazionale ma regione per regione. "C'è la responsabilità per il lavoro, ma la responsabilità più grande è per la vita delle persone. Non dobbiamo abbassare le guardia, rischiamo di sprecare il lavoro fatto. Dobbiamo rivolgerci quindi a chi ne sa più di noi, che sono gli scienziati e gli scienziati ci dicono che ci vuole prudenza".
Muore infermiera di Rsa nel Bergamasco
Lavorava come infermiera in una Rsa della Bergamasca ed è morta di Covid-19 dopo tre settimane di agonia alla clinica di Ome, nel Bresciano. Lidia Liotta, 55 anni originaria di Sciacca in Sicilia, non ha superato l'ultima crisi respiratoria arrendendosi alla malattia. La donna lavorava in una Rsa di Predore e lascia il marito, dipendente del comune di Villongo e una figlia di 20 anni.
La Procura di Roma indaga su due strutture per anziani
La procura di Roma ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, per accertare se si siano verificate violazioni sanitarie in due strutture per anziani dove si sono registrati casi di contagio da Covid-19. Il fascicolo avviato dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia riguarda, in particolare, la casa di cura Villa Fulvia e la casa di riposo Giovanni XXIII.
In Turchia i morti salgono a 1.643
Il ministro della Salute turco, Fahrettin Koca, ha ha reso noto il bilancio dell'epidemia coronavirus, salito a 1.643 morti, 135 dei quali nelle ultime 24 ore, un dato che denota una tendenza in crescita nel numero di decessi. Crescono anche i contagi, a 74.193, dopo i 4.801 casi accertati oggi. Cresce anche il numero di test effettuati su base giornaliera, che oggi per la prima volta ha superato quota 40 mila.
Altri 753 morti in Francia
Altre 753 persone hanno perso la vita in Francia a causa della pandemia di Covid-19, portando il bilancio delle vittime a 17.920. In totale le persone che sono state ricoverate dall'inizio dell'epidemia sono 31.305, di cui 6.248 in terapia intensiva.
Macron: in Cina sono successe cose che non sappiamo
In Cina "ci sono chiaramente cose che sono successe che non sappiamo". Lo ha detto in una intervista al Financial Times il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando di come la Cina ha gestito l'emergenza coronavirus.
Iss: molta cautela altrimenti il contagio riparte
"Dobbiamo essere molto cauti nelle misure che prendiamo per evitare che ci sia una ripartenza della curva dei contagi. Bisogna muoversi in maniera graduale, individuando alcuni settori su cui è possibile fare riflessioni accompagnandoli però da misure di monitoraggio, per vedere se riusciamo a mantenere l'R con zero sotto la soglia che ci interessa. La circolazione del virus è meno intensa ma è presente. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di portare R0 sotto uno, dobbiamo muoverci passo dopo passo. Il movimento e l'attività fisica anche sono importanti per la salute, ma dobbiamo declinarli in modo che il rischio sia ridotto". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa in Protezione civile.
A New York lockdown prolungato fino al 15 maggio
"Abbiamo messo sotto controllo la bestia, abbiamo abbattuto il tasso di contagio, ma non è finita". Con queste parole il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato che la "pausa" per le attività non essenziali proseguirà fino al 15 maggio, in accordo con altri stati. "Abbiamo fatto più di 500 mila test sul coronavirus - ha continuato - più di quanti ne abbiano fatti California, Florida e Michigan messi insieme".
"Siamo riusciti - ha continuato - a fare mezzo milione di esami, mettendo in piedi qualcosa che non c'era prima. Appare come una grande cosa, e in effetti lo è. Mi congratulo con tutti quelli che hanno collaborato, ma quando pensi che nello stato ci sono 19 milioni di persone e hai 9 milioni di lavoratori, beh, 500 mila test non suona come un gran numero, giusto?".
Iss: difficile dare patenti di immunità
"Quello dei test sierologici è un tormentone che ci accompagna giorno dopo giorno. Ci sono molti prodotti e il numero è in crescita, e questo è un dato molto positivo. Sappiamo però anche che sono recenti, e una valutazione precisa in termini di sensibilità e specificità e del loro valore predittivo non c'è, sono in fase di messa a punto. È una questione in itinere, oggi patenti di immunità è difficile poterle dare, è sempre necessario poi aggiungere un tampone. In prospettiva questo evolverà e acquisiremo nuove conoscenze". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa in Protezione civile.
Borrelli: raccolte donazioni per oltre 126 milioni
Ad oggi sul conto corrente della Protezione civile "sono state raccolte donazioni per 126.174.456 euro, circa 34 milioni dei quali già spesi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e ventilatori per le strutture ospedaliere". Lo ha detto il commissario all'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa.
Contagi in leggero calo a Milano
Sono in leggero calo i dati sui contagi da coronavirus a Milano. Nella Città metropolitana oggi si sono registrati 277 casi (14.952 il totale), di cui 102 in città (6.160). Ieri il dato era rispettivamente di +325 e +144, mentre l'altro ieri +189 e +57. Le altre province più colpite sono Brescia con +168 (11.355), Bergamo +46 (10.518), Cremona +71 (5.273), Monza e Brianza +54 (3.932) e Pavia +74 (3.390). La meno colpita resta Sondrio con +5 casi e 864 dall'inizio dell'epidemia.
Brusaferro: si conferma trend discendente
"Come stiamo vedendo ormai da alcuni giorni siamo in un trend discendente, con le curve dei contagiati, ricoverati e deceduti che hanno come sappiamo uno sfalsamento temporale". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa in Protezione civile.