Il Mobile World Congress previsto a Barcellona è stato cancellato. L'associazione che organizza l'evento, la Gsma, ha deciso di non tenere l'evento programmato per la fine di febbraio a Barcellona a causa dei timori per il coronavirus, che hanno causato un'ondata di defezioni tra le aziende che avrebbero dovuto partecipare alla più importante fiera mondiale della telefonia mobile.
L’amministratore delegato della Gsma, John Hoffman, ha dichiarato che l’epidemia ha di fatto ha reso impossibile lo svolgimento dell’evento. “Pur tenendo conto delle condizioni sicure di Barcellona, il Gsma ha annullato il Mac del 2020 perché la preoccupazione globale per l’epidemia di coronavirus, che riguarda i viaggi e altre situazioni, rende impossibile l’organizzazione dell’evento”, ha detto Hoffman. L'evento si sarebbe dovuto tenere il prossimo 24 febbraio.
"Le parti della città ospitante rispettano e comprendono questa decisione e con Gsma continueranno a lavorare all'unisono e si sostengono a vicenda" per organizzare l'appuntamento del 2021 e le edizioni future" scrive Hoffman.
Le infezioni di coronavirus finora hanno superato i 42.000 casi con un numero di decessi superiore al migliaio. Il Gsma in questi giorni ha provato a placare i timori, predisponendo maggiori misure di controllo e disinfezione sul posto, arrivando anche a raccomandarsi con i partecipanti di adottare tutte le misure possibili per evitare contagi, compresa una maggiore attenzione alle strette di mano.
Gsma rappresenta oltre 1.200 aziende in tutto l’ecosistema della telefonia mobile. Il Mobile World Congress, che quest'anno sarebbe giunto alla sua quindicesima edizione, rappresenta per le società un momento per lanciare i propri prodotti e cercare nuove partnership. Si stima che la tre giorni abbia un impatto economico sulla regione di Barcellona di circa 492 milioni di euro, dando lavoro a 14.100 persone.
Il governo della Catalogna aveva fatto sapere nei giorni scorsi di "non contemplare" la sospensione dell'edizione di quest'anno della più importante fiera al mondo sulla telefonia mobile, prevista per fine mese. Non c'è "alcun elemento" che faccia stare "in allerta" e pensare a "un qualche pericolo" derivante dall'epidemia da coronavirus, aveva spiegato il responsabile per l'Industria, Angels Chacon, intervistato da Catalunya Radio.
Ma negli ultimi giorni si era susseguita una catena di defezioni, anche importanti, che hanno fatto sorgere più di qualche dubbio sulla sensatezza di mantenere in piedi l'appuntamento. Prima era stata la sudcoreana LG che aveva fatto sapere di pensare innanzitutto "alla sicurezza e alla salute dei suoi dipendenti, partner e clienti" e per questo aveva deciso di annullare la partecipazione al Mwc. Poi erano venuti Ericsson, Sony, Cisco, Facebook, Amazon e, da ultimo, com un colpo che sembrava ferale, Nokia.
Zte, impegnata nello sviluppo delle reti di quinta generazione in Italia, si preparava a presentere a Barcellona non solo le tecnologie wireless di nuova generazione, ma anche nuovi smartphone come il Blade e l'Axon 5G e aveva adottato una serie di misure di prevenzione, controllo e salvaguardia, tra cui la quarantena dei manager cinesi in vista della partecipazione alla Fiera.
Misure simili erano state adottate da Huawei che aveva annunciato di non avere intenzione di annullare la propria partecipazione, particolarmente significativa per il ruolo che il colosso delle telecomunicazioni ha assunto nello sviluppo del 5G in Europa, specie dopo la decisione della Commissione europea di non tagliare la tecnologia cinese fuori dalle reti Ue. Anche Honor, il marchio nato da una costola di Huawei e pensato per la clientela giovane, aveva fatto sapere di non voler mancare l'appuntamento di Barcellona e lo stesso Oppo e Xiaomi, due dei principali player cinesi nel mondo della telefonia mobile, con quote di mercato in continua crescita in Europa e in Italia.