Samsung ha sviluppato un sistema, basato sull'intelligenza artificiale, capace di creare finti video da una o due fotografie.
La produzione di video "fake" con volti reali non è nuova: già oggi l'intelligenza artificiale è in grado di costruire movimenti del viso e della bocca che, in realtà, non sono mai esistiti. Fino a ora però erano necessarie grandi quantità di dati. Adesso Samsung è in grado di farlo con pochissime informazioni. È una tecnologia da perfezionare, ma da guardare con la giusta considerazione. Potrebbe essere la base di applicazioni divertenti come animare un quadro, la Gioconda ad esempio.
Ma potrebbe anche comportare dei rischi: se la necessità di molte immagini espone soprattutto i personaggi pubblici, la tecnologia di Samsung potrebbe costruire video di chiunque, partendo ad esempio da un paio di foto profilo disponibili sui social. E fabbricare così video-bufale. Un'evoluzione in una direzione insidiosa: meno dati necessari per creare contenuti sempre più sofisticati e meno distinguibili dalla realtà.
La manipolazione può dare vita a meme innocui, oppure semplificare la vita di animatori e sviluppatori di videogiochi. Ma cosa succederebbe in caso di clip false, ad esempio in caso di video intimi? La novità non esclude certo la fase di apprendimento grazie al quale l'intelligenza artificiale simula i video. Anziché concentrarsi sulla riproduzione di un solo viso, però, elabora una grande quantità di volti. In questo modo impara come si muovono gli umani. E applica queste conoscenze al singolo viso.
Ciò significa che, a fronte di una fase di apprendimento "preliminare" sempre più complessa, l'applicazione diventerebbe molto più semplice. I test forniti da Samsung non sono ancora perfetti: c'è ancora uno scarto tra un'immagine reale e una finta. Ma i risultati restano di grande impatto se si considera che derivano da una manciata di fotogrammi.