C’è la quarta fotocamera - ed era attesa, da un marchio che da sempre ha puntato sulla qualità dell’immagine - e non c’è più l’altoparlante.
Chi già aveva storto (e continua a storcere) il naso per l’assenza del jack per le cuffie in uno smartphone inorridirà di fronte alla novità introdotta da Huawei con il P30 Pro, presentato a Parigi*. Acoustic Display è una tecnologia grazie alla quale il suono viene emesso direttamente dal display. In pratica il cristallo funge da cassa di risonanza ampliando da una parte la superifice uditiva, ma garantendo dall’altra il massimo della privacy alle chiamate.
Cosa significa questo? Che si potranno portare pacchi e fare quant’altro richieda l’uso di due mani tenendo il telefono tra l’orecchio e la spalla senza perdere pezzi di conversazione (se si è così pigri da non cedere agli auricolari), ma soprattutto che pur tenendo il volume alto chi sta intorno non potrà origliare. E non è poco.
Ma quello su cui gli smartphone Huawei sembrano ormai irraggiungibili è il comparto fotografico. Alle tre fotocamere già presenti sul P20 Pro (e poi sul Mate20 Pro) ne è stata aggiunta una quarta. Tutte Leica: 40MP f/1.6 quella principale, da 20MP f/2.2 il grandangolare, da 8MP f/3.4 teleobiettivo con zoom ibrido 10x e infine una fotocamera TOF (Time of Flight) per effetti Bokeh anche nei video. Il sensore cattura il 40% di luce in più.
Lo zoom 10x, per quanto ibrido, è una vera rivoluzione e segna il definitivo addio a tutto un segmento delle macchine fotografiche, quello delle compatte. A rivaleggiare sono rimaste solo le professionali.
Il prezzo è da top di gamma: P30 Pro 256GB a 1.100 euro (128GB a 1.000euro) e P30 a 800 euro, per uno smartphone che ha un display da 6,46 pollici, i bordi più sottili della categoria ed è anche il più leggero, con 160 grammi di peso.
Un’esclusiva del P30 Pro è la fotocamera TOF (Time of Flight), che cattura la profondità per realizzare una segmentazione dell’immagine grazie a una misurazione precisa della distanza che rende possibile diversi livelli di bokeh – da un background a fuoco fino a uno sfuocato in stile Leica – facendo risaltare il soggetto in ogni ambientazione.
L’Intelligenza Artificiale AI HDR+ rende possibile per le fotocamere posteriori e quella frontale combinare diversi scatti in rapida successione per ottimizzare i selfie sovraesposti e in controluce.
Sul fronte delle riprese video, una serie di strumenti, tra cui il sensore SuperSpectrum – che permette di registrare video estremamente luminosi e dettagliati anche in notturna. AI Movie Editor identifica automaticamente i momenti cruciali della scena e offre la possibilità di aggiungere la musica e effetti speciali – tra cui time-lapse e slow motion.
La modalità Dual-View permette di usare due delle fotocamere posteriori per registrare due video contemporaneamente. In modalità Dual-View è possibile registrare allo stesso tempo in grandangolo e con zoom massimo su un dettaglio.
*Il viaggio per partecipare alla presentazione del P30 è stato offerto da Huawei