Google chiude Allo, l'app di messaggistica lanciata nel 2016. Avrebbe dovuto sfidare Whatsapp e (soprattutto) iMessage di Apple. Non ci è riuscita: modesta è stata l'accoglienza da parte degli utenti. Allo è, di fatto, già alla deriva: Google non spenderà più né un minuto né un centesimo per il suo sviluppo. Fino al prossimo marzo, quando chiuderà definitivamente.
Big G ha spiegato in un post di volersi concentrare su “Messaggi”, l'app ufficiale di Android per la messaggistica e le chat. La compagnia sostiene di aver “imparato molto da Allo, in particolare sull'applicazione del machine learning e di Google Assistant”. Alcune funzionalità di Allo sono già state adottate da Messaggi. Ma è difficile non parlare di fallimento. La chiusura di Allo conferma le difficoltà di Mountain View nella messaggistica. Apple ha iMessage, l'applicazione base a disposizione di tutti gli utenti iOS. È un po' quello che dovrebbe essere Messaggi per Android. La Mela però ha saputo creare un'esperienza più fluida, con chiamate e video gratuiti verso altri dispositivi iOS. Google è quindi in ritardo, non essendo riuscita a creare (o ad acquistare, come ha fatto Facebook con WhatsApp) un'applicazione di messaggistica di successo.
Google e messaggi: un rapporto complicato
Con Messaggi, spiega spiega Google, “vogliamo che ogni singolo dispositivo Android abbia una grande esperienza di messaggistica predefinita. Stiamo lavorando a stretto contatto con il settore della telefonia mobile per aggiornare gli SMS in modo che le persone di tutto il mondo possano godere più facilmente di chat di gruppo, condividere foto ad alta risoluzione e ricevere conferme di lettura su qualsiasi dispositivo Android”. Visto lo scarso successo, già dall'inizio di quest'anno Big G ha messo in secondo piano Allo per dedicarsi al progetto Rich Communication Services (Rcs). Somiglia ad iMessage (utilizza la rete dati), opera su Android e rappresenta un ibrido tra SMS e Whatsapp (con invio di foto e video, spunte per la ricezione e indicatori di scrittura in tempo reale).
Non è un'applicazione ma un nuovo standard, che lascia agli sviluppatori e agli operatori il compito di creare un prodotto finito. A settembre, Google ha firmato un accordo con Samsung per estendere l'adozione di questa tecnologia a tutti i dispositivi del gruppo coreano. Mountain View afferma che “grazie agli accordi con più di 40 operatori e produttori di dispositivi, oltre 175 milioni utenti utilizzano Messaggi”. Cioè meno di Telegram e un decimo di Whatasapp. Il confronto è improprio, ma dà l'idea di quanto l'applicazione fatichi nonostante usufruisca della gigantesca spinta di Android. Il sistema operativo di Big G è presente sull'85% dei dispositivi mobili del pianeta.
Come salvare le conversazioni su Allo
Gli utenti che hanno usato o usano Allo dovranno scaricare le proprie conversazioni per non perderle. Per farlo basta accedere all'app, aprire la finestra di Menu (contrassegnata dall'icona con tre linee), accedere a Impostazioni e quindi a Chat. L'utente dovrà a questo punto selezionare l'opzione “Esporta messaggi dalle chat” (che scarica solo il testo dei messaggi) o “Esporta elementi multimediali archiviati” (che scarica anche video, foto e altri file). L'applicazione chiederà dove si desidera depositare le conversazioni sul proprio dispositivo. I messaggi saranno in un file csv, gli allegati multimediali in un file zip. Una volta terminato il download, basterà aprirli per ritrovare il contenuto delle chat.