Si chiama Natural Cycles, ed è l’app che potrebbe presto rivoluzionare il mercato dei contraccettivi. La Food and Drug Administration statunitense, l’ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici insieme al dipartimento della Salute e dei servizi umani, ha dato il via libera al commercio.
Ma come fa un’app a proteggerci da gravidanze non desiderate? Tutto starebbe nell’analisi della temperatura della donna; basterebbe infatti misurare al mattino il grado di calore della nostra compagna per determinarne la sua fertilità. Un anticoncezionale che a prima vista sembrerebbe non dare le stesse garanzie dei contraccettivi classici, e poi, daremmo davvero una responsabilità così enorme ad un’app del nostro smartphone?
I risultati dei test
Probabilmente su due piedi no, ma ci sbaglieremmo. Infatti i numeri riportati dai test clinici fatti su un campione di 16 mila donne, sono a dir poco stupefacenti. Di tutte le donne infatti che hanno seguito alla lettera le tempistiche dell’app solo 1,8% sono rimaste incinte, la percentuale sale al 6,5% per quelle che l’hanno utilizzata in maniera meno rigorosa. Numeri stupefacenti si, se si pensa che la pillola anticoncezionale ha una percentuale di fallimento che si aggira attorno al 9% e il numero raddoppia al 18% se parliamo di profilattici.
Un abbonamento annuale a Natural Cycles costa 80 dollari, circa 70 euro, e in omaggio si riceve anche un termometro per misurare la temperatura della nostra partner al mattino. Un sesso che magari toglierà poesia alla passione del momento “Tesoro, avrei voglia di te, misurati la temperatura, ti aspetto in camera da letto!”, ma che potrebbe rivelarsi scientificamente più naturale.