Il classico testamento non basta non più. Insieme agli immobili e ai patrimoni ci sono altri beni che vanno salvaguardati e a cui va data una giusta collocazione dopo la morte del proprietario. Sono le password, gli account, i profili sui social media, gli accrediti e gli addebiti online. In altre parole: la vita digitale. Ed è per soddisfare questa necessità che si sta facendo strada, soprattutto in Usa, una nuova figura: una sorta di “imbalsamatore online”, come lo definisce la rivista Focus. Tra i pionieri di questo mestiere c’è Annette Adamska che lo scorso anno ha fondato la società “Back Up Your Life” (letteralmente, “fai il back up della tua vita”).
Cosa fa “Back Up Your Life”
Il lavoro comincia con un’intervista, che serve a mettere nero su bianco tutto ciò che la persona vuole che sia documentato, archiviato e condiviso. “Se sono uno scrittore, dove conservo i miei testi? Cosa succede se ho abbonamenti o prelievi automatici?”, si chiede Adamska. Nello specifico, “Back Up Your Life” prevede piani per gestire account di social-media, iscrizioni online, archiviazione password, pagamenti ricorrenti e tutto quello che può far parte della nostra vita digitale, e di cui spesso sottovalutiamo la portata.
I costi partono dai 345 dollari e il piano base prevede la valutazione della propria situazione e un colloquio personale (di persona o virtuale). “È importante che altre persone nella vostra vita possano accedere a questi servizi e sappiano come volete che siano gestiti”, sostiene la creatrice di Back Up Your Life.
L’idea da una tragedia personale
"Nel 2015", racconta Annette Adamska sul sito, "ho ricevuto la telefonata che nessuno vorrebbe avere. La mia indipendente e sana mamma aveva avuto un terribile incidente mentre era in viaggio all’estero. Il colpo l’aveva resa tetraplegica. In un solo istante la vita di mia madre era cambiata e così anche la mia. In poco tempo se ne è andata. Non aveva fatto programmi, né testamento. I suoi documenti erano in disordine e le password inaccessibili. E a causa di questo ho trascorso giorni a cercare di venirne a capo invece di passarli al suo fianco o ad affrontare il mio lutto. Così, tempo dopo, ha pensato che fare testamento digitale è sempre più importante".
Chi sono i clienti?
Per quanto possa suonare strano, pare che di questi temi i giovani si preoccupino più degli anziani, visto che la maggior parte dei clienti di Adamska ha un'età compresa tra i 30 e i 40 anni. “Aiuto i miei clienti con una strategia generale e lavoro con loro per creare un piano d'azione personalizzato su ciò che devono fare per lasciare indicazioni agli altri0”, spiega.
Quanto alla privacy, “i clienti non necessariamente mi forniscono la loro password o informazioni riservate sui loro account”, fa sapere Adamska. I dati sensibili, si legge nelle caratteristiche del servizio, sono infatti custoditi al sicuro su una piattaforma online terza, che in caso di necessità li renderà accessibili alle persone designate per tempo.
Il mestiere del futuro?
Secondo Technology Review, “Back Up Your Life” potrebbe essere solo l'apripista per altri servizi analoghi. La conferma che si tratti di un tema davvero sentito viene indirettamente anche da Google, che non per nulla fin dal 2013 prevede un piano di gestione dell’account Google in caso di inattività per un lungo periodo: “Stabilisci quando Google dovrà considerare inattivo il tuo account e come dovrà gestire i tuoi dati in seguito. Puoi condividere i dati con persone di cui ti fidi o chiedere a Google di eliminarli”, si legge tra le istruzioni per l'uso.