Le autorità di regolamentazione americane ed europee stanno aumentando la pressione su Facebook perché agisca per salvaguardare meglio i dati degli utenti. La società ha cambiato le sue politiche due anni fa per impedire a estranei come Cambridge Analytica di raccogliere facilmente dati su milioni di utenti. Ma c'è altro che Facebook potrebbe fare, anche se a caro prezzo. D'altro canto, se scegliesse di non agire, il Congresso potrebbe imporre regolamenti su come l'azienda utilizza i dati, infliggendo un duro colpo alla sua attività pubblicitaria.
Ecco alcune opzioni possibili secondo il sito 'The Information'.
Inibire l'accesso alle altre app
Al centro della tempesta di Cambridge Analytica c'era l'app-quiz che l'azienda utilizzava per raccogliere dati dagli utenti e dai loro amici. Facebook ha deciso di impedire questa procedura nel 2015, anche se apparentemente non ha fatto molto per garantire che i dati precedentemente scaricati fossero cancellati.
Dopo il clamore che si è creato, Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook ridurrà la quantità di informazioni cui le app di terze parti che utilizzano il login di Facebook hanno accesso. In futuro, le app otterranno solo il nome, la foto del profilo e l'indirizzo email degli utenti. Altre richieste di informazioni da parte degli sviluppatori dell'app richiederanno agli utenti ulteriori approvazioni.
E' un passo importante, anche se danneggerà molte app più piccole e il mercato pubblicitario di Facebook, limitando le informazioni che Facebook raccoglie sulle attività online al di fuori del social network. Con meno informazioni, Facebook sarà ostacolata nella realizzazione di sofisticate campagne pubblicitarie.
Ridurre la pubblicità mirata
Uno dei prodotti pubblicitari più popolari di Facebook è il cosiddetto strumento "pubblico personalizzato". Accosta i dati sui clienti - età, indirizzi email e codici postali - con quelli di altre persone che hanno caratteristiche simili su Facebook. In questo modo gli addetti al marketing possono indirizzare più precisamente gli annunci ai tipi di persone che assomigliano ai loro clienti. È comunemente usato da campagne politiche, che hanno grandi quantità di dati dai volontari della campagna, per indirizzare i potenziali elettori. Ma è anche usato da marketer regolari come le app di gioco e le società di shopping online. Facebook potrebbe limitare bruscamente questo strumento o metterlo fuori uso.
Ciò renderebbe il social network uno strumento pubblicitario di gran lunga meno prezioso. È indubbiamente uno degli scenari peggiori per l'azienda e uno che fino ad oggi sembrava impensabile. Ma a seconda di quanto sia forte il backlash contro Facebook, e se le preoccupazioni degli utenti sulla privacy continuano a crescere, potrebbero essere prese in considerazione misure prima impensabili.
Migliorare la valutazione di tutti gli annunci politici
Questo sarebbe un passo avanti dopo l'ondata di polemiche sui post politici del 2016 e gli annunci creati in Russia. Facebook sta già adottando misure per monitorare meglio gli annunci politici. Nell'autunno 2017, ha annunciato nuovi strumenti per dare alle persone la possibilità di cercare il nome di un politico e vedere tutte le campagne, a favore o contro, che usano quel nome e la sua immagine. Incluso l'importo speso e le informazioni sul targeting.
La società ha anche messo a punto un nuovo sistema che verificherà che gli acquirenti di annunci politici abbiano sede negli Stati Uniti. La conseguenza sarebbe che la libertà di azione di gruppi di pressione 'dal basso' e movimenti di opinione sarebbe compromessa, perché sarebbe difficile distinguere un loro post da un annuncio squisitamente politico. E a questo pinto Facebook dovrebbe fare meno affidamento sugli algoritmi e di più sulla supervisione umana per filtrare gli annunci. Con rallentamenti immaginabili.