Federico Palmieri, 23 anni, è amministratore delegato di Bizplace, piattaforma che mette in contatto con investitori.
Come funziona Bizplace?
"BizPlace nasce nel 2016 ed è a tutti gli effetti un advisor finanziario che supporta startup in fase early e growth stage in tutti i processi a carattere finanziario. Si intende che andiamo ad affiancare società innovative nel trovare capitai, in operazioni di M&A, debito e rapporti con investitori. Ogni società si candida sul nostrosito e dopo una nostra analisi in pochi giorni siamo in grado di selezionare o meno il progetto in base ad una serie di requisiti come la fase, il settore e le potenzialità del progetto. Mediamente selezioniamo il 10% dei progetti che ci arrivano, per poi iniziare con loro una strategia di accompagnamento al deal redigendo anche tutti i documenti necessari accompagnandola poi da investitori o società con cui portare avanti l’operazione".
Una volta trovato un possibile investitore cosa succede?
"Dopo aver individuato il potenziale partner finanziario saremo noi a curare la due diligence e la trattativa del deal supportando ambo le parti nel closing. Il nostro supporto alla startup è costante, dalla predisposizione dei documenti fino alla firma del contratto, ci facciamo carico di aiutarle soprattutto li dove serve un approfondimento finanziario sul deal".
Quali sono i risultati ottenuti finora?
"Nel solo 2019 le startup che sono passate da BizPlace hanno ottenuto round d’investimento che hanno generato circa 6 milioni di euro di investimenti. Si intendono tutte quelle startup che hanno affidato a BizPlace sia l’incarico di stesura dei documenti che di intermediazione con gli investitori. Sempre nel 2019 abbiamo analizzato oltre 1000 progetti seguendone 85 nei settori lifescience (soprattutto) e SaaS".
Avete ottenuto soldi da investitori?
"BizPlace non ha mai ricevuto investimenti particolari per partire o per crescere, ma ci sosteniamo grazie al cash flow. Lo scorso anno il 30% delle quote sono state rilevate da un banchiere italiano, Riccardo Bruno ex MD di Deutsche Bank e ex Senior Partner di Clessidra SGR; oggi siede nel cda di aziende come Atlantia, Credem, Harmon&Blaine per citarne alcune".
Come pensi di guadagnare da BizPlace?
"Siamo partiti nel 2016 e abbiamo cambiato diverse volte business model. Quello attuale è composto da una success fee sul buon esito del deal, variabile in base all’importo, e un rimborso spese, anche questo variabile in base al tipo di operazione e costi che dobbiamo sostenere".
Qual è la 'reazione' delle startup italiane?
"Inizialmente abbiamo pagato lo scotto di precedenti advisor che prendevano la parcella per poi scomparire o non tornare col bottino in mano. Abbiamo lavorato tanto affinché l’ecosistema ci percepisse come validi partner a cui affidare il proprio mandato di ricerca investimenti e da allora siamo sempre stati visti bene. Hanno aiutato molto i costi che sono assolutamente in linea con il mercato europeo e il fatto che siamo tutti giovani nel team. Oggi il nostro team conta 12 persone con età compresa tra i 23 e i 28 anni di età".
Un caso di successo della vostra piattaforma?
"Mi piace raccontare il caso di una società che si chiama Execus, startup in fase growth (hanno superato quest’anno il milione di fatturato) che attraverso il nostro supporto hanno trovato un investimento dal club deal Ulixes Capital Partners e sono oggi in campagna di crowdfunding su Mamacrowd. Con loro ci sono progetti di accompagnarli anche su operazioni di M&A e IPO".
Come funziona il rapporto con gli investitori che leggo nel vostro paper di presentazione?
"Formalmente non abbiamo alcun mandato ufficiale da parte degli investitori, ce l’abbiamo dalla startup, ma a livello pratico abbiamo un rapporto molto stretto con i principali operatori italiani che consente loro di avere un canale di deal flow di qualità su deal che stanno cercando. Cerchiamo di essere anche una realtà che aggrega, infatti sovente organizziamo convegni e meeting dove riuniamo molti operatori del settore per un confronto e per fare networking".