L'Italia sbarca su Marte
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Marte (sito Nasa)
Marte (sito Nasa)
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RENZI "L'ITALIA STA GUIDANDO L'EUROPA SU MARTE"

Dietro al successo di questa missione c'è un ruolo davvero importante del nostro Paese, sia sotto il profilo della programmazione scientifica, sia sotto quello, altrettanto importante, dello sviluppo industriale e tecnologico della missione. A rilevarlo il presidente del Consiglio Matteo Renzi: "L'Italia sta guidando l'Europa su Marte". "Si tratta di una affermazione vera", spiega Enrico Flamini coordinatore scientifico dell'Asi. "Il nostro Paese è stato quello che ha avuto per primo, circa 15 anni fa, la visione di immaginare una missione su Marte, e, nel corso del tempo ha saputo costruire, passo dopo passo all'interno dell'Agenzia spaziale Europea, il consenso necessario a realizzarla. Ora ci aspetta la prova più decisiva, quell'atterraggio su Marte. Sappiamo che è una prova difficile, ma siamo confidenti della qualità del nostro lavoro. Non possiamo rammaricarci di nulla, abbiamo fatto tutto quello che doveva essere fatto", afferma Flamini.

Col 36 per cento del budget complessivo della missione che è costata fino ad oggi circa1,1 miliardi di euro, l'Italia è leader dello sbarco europeo su Marte anche sotto il profilo economico. "In tutto - sottolinea Flamini - saranno circa un migliaio le persone coinvolte nelle missione. Molte di loro partecipano a titolo di ricercatori e hanno curato la progettazione e la realizzazione dei diversi esperimenti imbarcati sul lander Schiapperelli che sull'orbiter". Inoltre anche la stazione di comando che nel 2020 guiderà il rover europeo sulla superficie di Marte ed eseguirà le operazioni di trivellazione, sarà italiano.

A TORINO IL CENTRO DELLA MISSIONE

Il centro di questa missione sarà a Torino. In pratica c'è il contributo del nostro Paese sulla quasi totalità degli esperimenti. "Solo sui due strumenti preparati dai russi non c'è nessun tipo di contributo italiano", racconta Flamini. Non si tratta solo di un contributo scientifico. A fare la parte del leone ci sono anche le industrie che fanno capo al gruppoLeonardo Finmeccanica con un impiego complessivo di circa 600 persone. In primo piano c'è Thales Alenia Space, che ha l'incarico di realizzare le due missioni (quella del 2016 e quella del 2020), costruendo la sonda Schiaparelli l'orbiter che rimarrà in orbita intorno a Marte e poi il rover che scenderà su Marte nel 2020.

Diverse poi le componenti della nave spaziale e del lander assemblate in Italia. I pannelli fotovoltaici e l'elettronica sono stati sviluppati a Nerviano (Milano), mentre a Campi Bisenzio (Firenze) sono stati costruiti il cuore optronico - vale a dire la strumentazione elettro-ottica - della camera Cassis e il sistema di guida della navicella. Anche in vista della seconda fase della missione, le industrie italiane giocheranno un ruolo di primo piano perché saranno loro a realizzare anche uno dei più importanti esperimenti in via di organizzazione: la perforazione, fino a due metri di profondità del suolo marziano. Una profondità alla quale si spera di incontrare tracce di vita nascoste al riparo della potente radiazione cosmica che ha sterilizzato la superficie di Marte. (AGI)

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