Roma - Tra gli studenti europei di 15-16 anni diminuisce il consumo di alcol e tabacco, ma cresce il fenomeno del "binge drinking". Questi sono solo alcuni dei risultati pubblicati nell'ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti. La sesta rilevazione di dati Espad, condotta in Italia dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), e' stata presentata oggi presso l'Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga (Emcdda).
La percentuale di fumatori quotidiani e' diminuita dal 21 per cento al 12 per cento e, tra questi, coloro che hanno iniziato prima dei 13 anni e' scesa dal 10 per cento al 4 per cento. Detto questo, nell'ultima rilevazione il 46 per cento degli intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta nella vita, mentre meno di un quarto si dichiara 'fumatore corrente'. Nonostante le severe normative sull'accesso degli adolescenti al tabacco, in vigore in molti Paesi, oltre il 60 per cento ha riferito di poterne trovare facilmente. In Italia, ad aver sperimentato l'uso di tabacco e' il 58 per cento degli studenti, nel 1995 la percentuale si attestava intorno al 64. Il 37 per cento ha fumato nell'ultimo mese, una diffusione quindi molto piu' elevata rispetto alla media dei coetanei europei e stabile nel tempo, a differenza degli altri paesi dove ha fatto registrare considerevoli diminuzioni. Anche per quanto riguarda gli studenti che fumano quotidianamente, gli italiani rimangono stabili nel corso degli ultimi 20 anni al 21 per cento, a un livello piu' elevato della media comunitaria. L'uso di alcol, come per il tabacco, rimane su livelli elevati ma con tendenze positive dal 1995. Tra gli adolescenti europei il consumo una tantum e' diminuito dall'89 per cento all'80 per cento e l'uso corrente dal 56 per cento al 48 per cento, con una marcata diminuzione dopo il picco registrato nel 2003. La percentuale di "binge drinking" (5 o piu' bevute in una singola occasione) si attesta agli stessi livelli di 20 anni prima: il 35 per cento ha riferito di aver praticato "binge drinking" nell'ultimo mese. Oltre tre quarti degli intervistati (78 per cento) dichiarano di reperire facilmente alcolici. In Italia, ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita e' l'84 per cento degli studenti, percentuale in diminuzione sia rispetto al picco del 2007 (90 per cento), sia rispetto al 1995 (88 per cento). Il consumo corrente interessa invece il 57 per cento, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63 per cento). Non si osservano differenze per il "binge drinking" (34 per cento). (AGI).