Entro la fine dell’anno prossimo potremmo vedere volare l’astronave che porterà l’umanità su Marte, secondo quanto annunciato l’undici marzo da Elon Musk, intervenuto in un festival di cultura e tecnologia ad Austin, Texas.
Il progetto di Musk, fondatore di Tesla, e della società aerospaziale SpaceX, è quello di compiere la prima missione sul pianeta rosso nel 2022. Nel 2017 l’imprenditore aveva annunciato l’inizio della progettazione del Bfr, razzo interplanetario in grado di raggiungere qualsiasi luogo sulla Terra in meno di un’ora, e di poter compiere missioni di colonizzazione sia sulla Luna che su Marte. Per raggiungere lo scopo, il Bfr dovrà soddisfare il requisito della riutilizzabilità, che SpaceX ha dimostrato di poter raggiungere il 6 febbraio, quando i due propulsori laterali del Falcon Heavy sono tornati sulla Terra, dopo aver trasportato il razzo principale fuori dall’orbita del pianeta. Poche ore dopo l’evento di Houston, Musk ha pubblicato anche un breve film sul lancio del 6 febbraio, realizzato in collaborazione con i produttori della serie tv americana Westworld.
“È importante avere una base in grado di sostenersi autonomamente su Marte”, ha spiegato Elon Musk. “Perché è abbastanza lontana dalla Terra nel caso di una guerra, e quindi ha più probabilità di sopravvivere rispetto a una base sulla Luna”. Per l’imprenditore, investire sulla colonizzazione di Marte non è solo la realizzazione di un’ambizione fantascientifica, ma un problema pratico, legato alla sopravvivenza dell’umanità nell’eventualità di un conflitto. “Se scoppiasse la Terza Guerra Mondiale vogliamo essere sicuri che ci siano abbastanza semi della civilizzazione umana da qualche parte da poterla riportare indietro, e accorciare la durata di un nuovo medioevo”.
Per l’imprenditore quando il Bfr lascerà la Terra per poi farvi ritorno, sempre più aziende e privati investiranno risorse per conquistare Marte. “La cosa più utile sarebbe avere supporto generale e fiducia”, ha detto Musk. “Credo che una volta che sarà costruito (il Bfr, ndr), avremo la possibilità di dimostrare qualcosa in cui altre aziende e Paesi potranno iniziare a spendersi. Certamente non credono ancora che sia possibile, ma se ce la facciamo entreranno nella partita”.