“Chiudete Messenger Kids”. Sono tanti i medici, i pediatri, gli esperti di salute mentale che stanno pressando Facebook affinché sospenda l’app dedicata ai bambini sotto i 13 anni. Con una lettera che mette in guardia sulla vulnerabilità di questi utenti e che descrive i rischi che i più piccoli corrono accedendo a servizi, pur protetti, di questo tipo: “All’età di 6 anni un bambino potrebbe non distinguere la realtà dalla fantasia. È il periodo in cui l’immaginazione è massima, si comincia a leggere e dove non si possono cogliere le sfumature della comunicazione scritta. Oltre a non capire il meccanismo della privacy”.
Un’infanzia libera dalla pubblicità e dal marketing
L’iniziativa è opera della Campaign for a Commercial-Free Childhood che da diversi anni si adopera per preservare i più giovani da operazioni commerciali e servizi di questo tipo. Inanellando anche diversi successi. Hanno convinto molte aziende, ad esempio, ad abbandonare la possibilità di pubblicizzare i loro prodotti all’interno di app e giochi come Pokemon Go, molto usati dagli adolescenti. Per l’associazione c’è un tempo, e un’età, per ogni cosa."I bambini più piccoli semplicemente non sono pronti ad avere un loro account sui social. Un crescente numero di ricerche dimostra come l'uso eccessivo di dispositivi digitali sia dannoso per i bambini e gli adolescenti. È molto probabile che questa nuova app possa compromettere una crescita sana”. C'è il rischio che diventino più infelici e molto più dipendenti dall’uso continuo degli smartphone.
Come funziona Messenger Kids
Non si distacca di molto dalla versione originale. I giovanissimi utenti possono scambiarsi messaggi, effettuare videochiamate, condividere selfie, scambiarsi GIF. La lista dei contatti, però, dovrà ricevere un via libera da parte di un utente terzo, ovvero i genitori, che in questo modo eviteranno intrusioni indesiderate e pericoli nelle chat dei loro figli. Un controllo diretto, e molto approfondito, che dovrebbe metterli al riparo dai pericoli della rete All’interno di Messenger Kids, inoltre non è presente il feed della notizie e non c’è la possibilità di mettere “mi piace” ai contenuti. Una di quelle caratteristiche di Facebook che sarebbe collegata direttamente alla crescita dell’ansia tra gli adolescenti.
La versione di Facebook
Secondo Facebook, Messenger Kids è un’app sicura. Soprattutto rispetto a molte altre esperienze online. È priva di pubblicità ed è il frutto di un lungo lavoro preparatorio fatto insieme a esperti e docenti universitari oltre che ad associazioni nazionali come la PTA (Parent-Teacher Association). Ma non per tutti è così. Secondo Micheal Brody, membro dell’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, “Facebook sta iniziando a costruire un mercato cercando di agganciare gli utenti del futuro”