Facebook è il luogo, è stato detto più volte, dove tutti sono liberi di prendere parola e pontificare su qualsiasi argomento, il regno democratico dei tuttologi, commenti spesso talmente geniali e interessanti che il social di Zuckerberg è crollato nel numero di iscritti e, cosa estremamente più grave per il povero Mark, in borsa.
E si apre una nuova era, quella di Instragram, quella dei messaggi snelli e veloci, delle immagini che raccontano meglio di mille parole, delle storie brevi e concise, il regno democratico, stavolta, dei fotografi (che comunque creano meno danni), dove con un filtro ti senti già esposto al Moma di New York. Un luogo insomma, se vogliamo prendere il tutto con meno serietà possibile, dove esprimiamo una parte di noi altrimenti destinata, e alle volte non sarebbe nemmeno una grave ingiustizia, al silenzio.
Il luogo delle sfide a catena; una delle prima si chiamava “Mannequin challenge” la rete invasa da piani sequenza di interi gruppi di persone immobili in pose buffe; per rendere idea della viralità e potenza di queste sfide, allora postarono video anche Hillary Clinton, Adele ospite al Late Show e l’intero spogliatoio della Juventus.
Nel 2014 fu la volta della “Ice Bucket Challenge”, una campagna virale lanciata dalla ALS Association con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di stimolare le donazioni per la ricerca, ha toccato ogni angolo del pianeta ed enormi secchiate d’acqua hanno bagnato la testa di milioni di personaggi importanti, compreso l’allora nostro premier Matteo Renzi, così come Bush, Trump, Bill Gates e i più noti calciatori e attori provenienti da ogni punto cardinale del pianeta; la campagna valse alla ricerca 115 milioni di dollari.
L’anno prima dall’Australia arrivò la Nekomination: i nominati dovevano postare sul proprio profilo il video di loro alle prese con una pinta di birra da scolare in un solo sorso. E per la serie “le genialate non finiscono mai” quest’anno è l’anno della Kiki Challenge, che consiste nel postare un video di noi che scendiamo da una macchina in movimento per eseguire un balletto su “In My Feelings” di Drake, il rapper canadese al momento primissimo nelle classifiche dell’intero globo.
Il video è stato lanciato dal profilo Instagram del comico americano Shiggy (quasi 2 milioni di follower) ed è diventato immediatamente virale, talmente tanto che la polizia ha dovuto lanciare un appello affinché al gioco venga posto un freno dato che la realizzazione del challenge ha provocato moltissimi gravi incidenti.
La Falling stars challenge
Ma la sfida del momento arriva direttamente dalla Russia e si chiama Falling Stars Challenge. Non si conosce ancora l’origine ben precisa ma pare che il gioco sia partito dai profili Instagram di alcuni magnati russi, che nelle foto postate inscenano cadute il più divertenti possibile. Essendo linguaggio di Instagram, ovvero basato esclusivamente sulle immagini è difficile spiegare a parole quali possano essere i risvolti comici della faccenda, per questo ve ne proponiamo alcuni. Fatto sta che la sfida, dalla Russia con furore, come il titolo del classico della saga di Bond, sta cavalcando confini su confini preparandosi a conquistare il mondo.
Pare che il tutto sia nato dalla voglia, da parte di questi russi di mettere in mostra in modo decisamente originale la propria opulenza. Infatti le prime cadute rintracciabili sul social sono da elicotteri, yacht e aerei privati, ma la situazione si è immediatamente resa democratica per cui adesso se ne trovano alcuni da scale mobili, uffici e giardini.
Quindi, se volete arrivare preparati alla prossima sfida cominciate a cercare il luogo giusto dove inscenare la vostra disastrosa caduta, trovate il modo migliore per esprimere voi stessi attraverso un rovinoso inciampo, ma attenzione, evitate di precipitare al suolo per davvero, non fatevi male, se avete intenzione dopo di star lì ad osservare soddisfatti crescere il numero dei vostri followers.